Laura Ciriaco, l’ex cantante di The Voice rapinata e massacrata di botte fuori un supermercato: racconto agghiacciante

La 39enne semifinalista del programma canoro “The Voice”, Laura Ciriaco racconta sui social la brutta vicenda vissuta all’uscita di un supermercato di Melzo: pestata di botte e rapinata da un uomo

Sui social ha raccontato nei minimi dettagli cose le è accaduto domenica mattina scorsa all’uscita da un supermercato di Melzo e mentre narra ai suoi follower l’incubo vissuto, il volto è ancora gonfio dalle botte ricevute.

Laura Ciriaco
Laura Ciriaco, rapinata e massacrata di botte all’uscita di un supermercato. Il racconto della cantante sui social (@instagram) milano.cityrumors.it

Lividi sul braccio e la gamba, una mano violacea. Tutti segni di una violenta aggressione e una tentata rapina. Laura Ciriaco, conosciuta al pubblico come ex semifinalista dell’edizione 2018 del talent show Rai “The Voice”, condotto da Antonella Clerici. La cantante, 39 anni, oggi direttrice artistica di una scuola musicale di Cassina de’ Pecchi spiega quei minuti di inaudita violenza.

Il racconto di Laura

Laura nel suo racconto spiega ai suoi fan come è stata massacrata di botte e derubata fuori da un supermercato di Melzo. Nel raccontare il violento episodio l’artista parla di se stessa in terza persona postando le immagini delle ferite inferte dal suo aggressore. La 39enne, ex semifinalista del programma “The Voice”, è un fiume in piena:

Laura Ciriaco
Laura Ciriaco, rapinata e massacrata di botte all’uscita di un supermercato. Il racconto della cantante sui social (@instagram) milano.cityrumors.it

“Ci ho pensato a lungo se condividere o meno questo spiacevolissimo episodio, ma non si può sempre e solo condividere le cose belle, soprattutto se, nel nostro piccolo, vorremmo veder cambiare questo mondo e vogliamo contribuire al cambiamento. Spero possa servire soprattutto da riflessione”.

Così, la cantante continua il suo angosciante racconto: “Questa è la storia di Laura, 39 anni, alta 173 cm, in perfetta salute. Domenica mattina, alle 11 va a fare la spesa al Galassia di Melzo, c’è moltissima nebbia, il parcheggio del supermercato è strapieno, quindi è costretta a parcheggiare sul ‘retro’, diciamo nella parte un po’ più distante dall’ingresso ma comunque molto vicino di cancello di entrata e uscita, quindi è comunque un posto trafficato tra chi arriva e chi va”.

20 secondi di puro terrore

Laura Ciriaco nel suo lungo racconto social spiega, attimo dopo attimo, l’aggressione vissuta: “La nebbia è molto fitta allora parcheggia proprio vicino ai carrelli cosi non dovrà fare chilometri a piedi per rimetterlo a posto poi. Scende dall’auto, fa il giro, apre l’altra portiera per prendere buste della spesa e la borsa, si gira per prendere il carrello. Un uomo, sbucato letteralmente dal nulla, alto, sembra giovane col volto quasi tutto coperto, occhi scuri, forse 20 secondi in tutto”.

Il racconto prosegue e la cantante dice: “Prova a strapparle di mano la borsa, d’istinto Laura oppone resistenza, in quel momento non lo sai mica che dovresti fare, è l’istinto che ‘risponde’. Il primo colpo arriva dritto in volto spaccandole gli occhiali, poi calci e pugni e spintoni. Infine ha la meglio lui. Laura molla la borsa e cade a terra. Grida aiuto, a terra, si tira su e continua a chiedere aiuto. Passano una, due, tre, quattro macchine, non si ferma nessuno…Una domenica mattina, nell’orario di punta. Una sola telecamera all’esterno di un supermercato con un parcheggio grande più del doppio del supermercato stesso. Telecamera non funzionante”.

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L’indifferenza della gente

L’artista racconta infine che quello che le ha fatto ancora più male, al di là delle botte ricevute dal malvivente, è stata l’indifferenza della gente. Come è possibile che nessuno, all’ora di punta di domenica mattina non si sia fermato a prestarle soccorso? Eppure le auto sono transitate proprio davanti a lei che, a terra, gridava disperatamente aiuto.

“Chi rapina, per pochi spiccioli, probabilmente è un disperato, non lo so, certo che se usi così tanta forza non lo so, di aggettivi me ne verrebbero milioni. Ma voi, quelli della ‘macchina 1’, ‘macchina 2’ e cosi via, che mi avete vista, a terra, a chiedere aiuto, mi avete guardata rallentando e avete tirato oltre, ecco, credo che il problema dell’essere umano risieda più li, nel guardare il tuo prossimo in difficoltà e non muovere un dito, che non un disperato che per pochi euro è disposto a tutto”.

In tutta questa brutta storia, Laura finisce in ospedale con una prognosi di un mese. La donna conclude spiegando ai follower: “Sembra io abbia solo qualche microfrattura, nulla che non andrà a posto in 30 giorni come da referto. Sono stata fortunata. Sono stata brava. Ho rischiato di rimanerci secca…e tu non ti sei fermato“.

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