Reddito di cittadinanza: arrivavano dall’estero con documenti falsi

La Polizia di Stato di Milano ha individuato circa 50 persone che arrivavano da altri paesi europei per incassare il reddito di cittadinanza in Italia, ovviamente senza averne diritto.

In alcuni casi è capitato perfino che si presentassero agli sportelli degli uffici postali di Milano percettori che non parlavano nemmeno italiano.
Un quadro decisamente sospetto e in aria di truffa tanto da dare avvio a un’indagine partita a settembre dello scorso anno e che ha visto anche la collaborazione della Polizia Postale di Roma.
Dietro ai falsi percettori del reddito, si è scoperto, c’era una vera e propria organizzazione criminale dedita alla preparazione di documenti falsi e alla successiva organizzazione di viaggi da Romania, Austria e Germania.

Nel corso dell’indagine sono stati effettuati due arresti in possesso di documentazione falsa e otto perquisizioni che hanno portato al ritrovamento di carte prepagate e di ricevute di presentazione dell’istanza del reddito di cittadinanza. Nel mirino degli inquirenti anche le chat tra i membri della banda criminale per concordare viaggi e permanenza dei falsi disoccupati nel nostro paese.

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