Omicidio Davide Conforto: ucciso a coltellate dal nipote. La reazione di chi conosceva la vittima: “Un genio dei computer ma…”

Davide Conforto è stato ucciso in casa durante una discussione dal nipote Luca Iannello di 24 anni. L’omicidio avvenuto sabato a Poggiridenti (Sondrio) ha sconvolto la comunità. Le parole di chi conosceva la famiglia, molto stimata in paese

Una piccola cittadina di circa 1.800 anime a pochi chilometri da Sondrio balzata agli onori della cronaca nera per l’omicidio avvenuto sabato 6 aprile. Il fatto di sangue si è consumato in via Masoni, nel comune di Poggiridenti, patria del noto vino D.o.c.g. Sassello.

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Omicidio Davide Conforto, ucciso a coltellate dal nipote Luca. Le testimonianze di chi conosceva la famiglia (ANSA) milano.cityrumors.it

Un dramma familiare scaturito da una lite in casa tra zio e nipote. La vittima è il 62enne Davide Conforto, assassinato dal nipote 24enne Luca Iannello, residente a Sondrio. Ai carabinieri che indagano sul delitto gli uomini la vittima risulta disoccupata.

L’omicidio

Tutto è precipitato nel tardo pomeriggio di sabato scorso, 6 aprile, quando nell’abitazione di Davide Conforto inizia una discussione per cause ancora da accertare tra lui e il nipote, figlio della sorella. Luca Iannello, 24 anni, colpisce mortalmente al torace e alla gola con un coltello da cucina lo zio materno di 62 anni.

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Omicidio Davide Conforto, ucciso a coltellate dal nipote Luca. Le testimonianze di chi conosceva la famiglia (ANSA) milano.cityrumors.it

Dopo il cruento omicidio, a chiamare il 112 è stato proprio lo stesso killer in un momento di confusione dopo aver vagato per alcune ore tra le vie del paese. Arrivati dopo pochi minuti sulla scena deI crimine i Carabinieri della Stazione di Ponte in Valtellina, insieme al personale sanitario, hanno trovato il 24enne reo confesso che li stava attendendo nel giardino dell’abitazione della vittima, una villa indipendente, trovando al piano terra il corpo esanime del 62enne.

Le indagini

La scena del crimine è stata subito isolata e i carabinieri del comando provinciale hanno eseguito i primi rilievi tecnici. Gli uomini dell’Arma hanno immediatamente acquisito le prime informazioni direttamente dal killer e, sulla base poi degli elementi raccolti, hanno condotto il giovane nella caserma di Largo Sertoli dove è stato arrestato per il reato di omicidio volontario.

Ieri, domenica 7 aprile, Luca è stato trasferito presso il carcere di Sondrio dove sarà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Vista la delicatezza del caso, nella notte di ieri, sulla scena del delitto è giunto anche il Sostituto Procuratore di turno per coordinare i rilievi urgenti e l’avanzamento delle indagini.

In queste ore l’attività investigativa prosegue senza sosta per approfondire la dinamica del delitto e chiarire il movente al momento non noto. Intanto, il cadavere del 62enne è stato trasportato presso la camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio dove sarà sottoposto all’esame autoptico disposto dalla Procura della Repubblica.

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La reazione scioccata dei cittadini

Dopo l’omicidio, il sindaco di Poggiridenti, Giovanni Piadini, non si capacita di quanto accaduto e, come riporta il Giorno, ha detto: “Sono basito. Poggiridenti non è conosciuto per queste cose. Mi spiace. Vorrei fare le condoglianze alle famiglie, che in paese sono molto note. La mamma di Davide è stata a lungo maestra in paese, una persona squisita”.

Don Umberto Lumina, parroco del paese, ieri durante la messa domenicale sul pulpito ha invitato tutti a “pregare per i fratelli che stanno vivendo un momento difficile di dolore” e a “non commentare i fatti”. Secondo i vicini di casa, la vittima Davide non si vedeva molto in giro. L’uomo abitava nella villa familiare in uno stato di totale trascuratezza. L’abitazione e il giardino sono maltenuti.

Un conoscente dice, come riprende sempre il Giorno: “Davide era un tipo particolare, un informatico, molto valido coi computer. Ha lavorato anche in Sardegna. Aveva un figlio. Viveva a modo suo, musica spesso alle stelle, tanto disordine e polvere in casa. Non teneva molto alla propria persona. Però era intelligente, portava avanti le proprie idee. L’ultima volta che l’ho visto, mi è sembrato anche un po’ in difficoltà economiche. Il delitto ha gettato nel totale sconforto soprattutto la famiglia della vittima: il fratello Gaetano, stimato geologo per la Provincia e la sorella Fiammetta, pediatra nonché madre del killer, non si capacitano di quanto accaduto. Il padre del 24enne è uno stimato musicista. Chi conosce la famiglia dell’assassino racconta: “Genitori bravissimi travolti da un fatto assurdo”.

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