Raccolta dati sui contagi in Lombardia: quando è il sindaco a segnalare l’errore

La piattaforma regionale che raccoglie i dati sul contagio dai singoli comuni sparsi su tutto territorio ha mostrato segni di malfunzionamento.

A riprova di questo fatto ci sono gli screenshot della piattaforma, anche chiamata “cruscotto”, fatte da diversi sindaci in cui si vede che il numero dei contagiati subisce variazioni repentine e poco credibili tra una rilevazione e l’altra.

Riportiamo le principali segnalazioni in merito:
Carolina Molinari, sindaco di Peschiera Borromeo: monitorando giorno per giorno i dati del suo comune si era accorta di un improvviso picco di contagi  – circa 1.200 – a ridosso dell’entrata della Regione in zona rossa.
Quindi aveva scritto una lettera alla Regione stessa segnalando il malfunzionamento del database e aggiungendo che il numero dei positivi era così alto perché erano finite nel conteggio totale persone che si erano negativizzate da tempo.

Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone: ha notato che i dati di un giorno segnalavano 56 positivi e quelli del giorno dopo 416.
Un segnale che il cruscotto stava avendo qualche problema tecnico se, come è successo spesso, funziona a intermittenza e impedisce così ai sindaci di accedere alla pagina del proprio comune.
Dopo l’ennesimo intervento tecnico da parte di Aria Spa, che lo ha in gestione, i dati di Cesano si sono riallineati passando da 430 positivi agli attuali 418;

 – Yuri Santagostino, sindaco di Cornaredo. Si è accorto di un’improvvisa esplosione dei contagi schizzati a 355 da un giorno all’altro quando le stime reali erano ben al di sotto di questa cifra. Anche in questo caso nella conta erano finiti i guariti.

Paolo Micheli, sindaco di Segrate. Stesso copione. Un un giorno con 86 positivi, quello dopo con 529.
“Non mi interessano le polemiche – ha quindi puntualizzato Micheli – , vorrei uno strumento efficace e preciso che possa davvero monitorare in tempo reale l’andamento del contagio nella mia città […].
Stiamo facendo tutti una pessima figura nei confronti dei cittadini che non capiscono cosa stia succedendo davvero”.
“Invece – ha concluso – la credibilità delle istituzioni è in caduta libera proprio su un tema così drammaticamente incisivo sulla vita delle nostra comunità”.

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