Due donne trovate senza vita in un campo a San Giuliano Milanese

Due donne di origine marocchina, Hanan Nekhla di 32 anni e la sua amica Sara El Jaafari di 28 anni, sono state trovate senza vita lo scorso venerdì in un campo di mais di San Giuliano Milanese, hinterland sud est di Milano.

Era stata la più giovane a chiamare il 112 e a spiegare che erano state investite e che l’altra donna era già morta ma, a un certo punto, la telefonata si era interrotta bruscamente. Il ritrovamento dei corpi, da parte di Carabinieri e Vigili del fuoco, era avvenuto quasi 36 ore dopo.

Il decesso sarebbe stato causato da un mezzo agricolo per lo spargimento dell’insetticida e non di una mietitrebbia come ipotizzato in un primo momento. Il mezzo è ora sotto sequestro da parte della Procura di Lodi per rinvenire tracce biologiche compatibili con il decesso delle due donne.
Il conducente del mezzo, che ha dichiarato di non essersi accorto di nulla, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di duplice omicidio colposo. Un atto dovuto, secondo il procuratore Domenico Chiaro, per permettere all’uomo di partecipare, insieme a un proprio consulente, agli accertamenti irripetibili come le due autopsie che dovranno anche stabilire se il decesso è stato favorito dall’inalazione dei fumi dell’insetticida.

Secondo le prime ricostruzioni, effettuate dai Carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e del Nucleo investigativo di Milano, le due donne si trovavano nel campo, circondate da piante alte quasi quattro metri, in un giaciglio di fortuna. Qui sono stati ritrovati i loro cellulari, alcune bottiglie e carta stagnola, ritenute tracce di consumo di stupefacenti e di alcolici.
Non risulta, infatti, che le due donne avessero un’abitazione e un lavoro tanto che spesso dormivano a casa di parenti e amici.
Gli inquirenti sono al lavoro anche per capire se sul posto ci fossero altre persone che avrebbero potuto dare l’allarme.

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