Festa della Donna, le 6 opere di Cristina Donati Mayer “per non celebrare l’8 marzo”

L’artista e attivista Cristina Donati Mayer ha voluto celebrare a suo modo la Festa della Donna, affiggendo alcuni giorni fa sei opere “che rappresentano ragazze o donne che si sono ribellate, da sole, a sfilate neo naziste, repressioni poliziesche, parate para militari, in Europa e nel mondo”, come scrive l’artista su Facebook.

“E’ la risposta che ho voluto dare, preventivamente, alle mille iniziative in vista dell’8 marzo, data trasformata in patetica ricorrenza e sminuita da giornata di lotta in “festa della donna”, occasione banale e consumistica per smerciare qualche quintale di mimose in più e per fare delle donne una sorta di “categoria protetta”, per un giorno. Le sei opere per non celebrare l’8 marzo sono state affisse sulle mura esterne del MUDEC in Via Tortona, sul muro di un ponte lungo il Naviglio Grande, in piazza Leonardo da Vinci, nei pressi del Politecnico, in Piazza Cairoli, sulle mura del liceo linguistico “Virgilio” .

La particolare rassegna si chiama “Donne ribelli”, sono raffigurate Leisha Evans, Lucie Myslíková, Saffiyah Khan, Tess Asplund, Jan Rose Kasmir e Danuta Danielsson.

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