Bergamo, il sottopasso della stazione dei treni è il regno degli spacciatori: la denuncia dei cittadini

Di nuovo polemiche per la situazione in cui versa il sottopasso di via Gavazzeni, quello della stazione dei treni. Ecco le denunce di chi ci passa

Passaggio fondamentale per andare da una parte all’altra della città, poiché permette di risparmiare tempo e passi nel raggiungere via Gavazzeni dalla stazione dei treni, di fatto il sottopasso della stazione proprio per via della sua utilità è frequentato quotidianamente da tantissime persone. Numerosi anche gli studenti, che lo sfruttano per raggiungere l’istituto Paleocapa o il Natta che si trovano proprio pochi metri dopo lo sbocco del sottopasso stesso: il problema, però, è quello della sicurezza.

Sottopasso di Bergamo dominato dagli spacciatori
Sottopasso di Bergamo dominato dagli spacciatori: la denuncia di chi ci deve passare ogni giorno (milano.cityrumors.it / asnafoto)

Fin dai primi giorni dopo la sua inaugurazione, avvenuta nel 2008, proprio per via delle sue caratteristiche intrinseche il sottopasso di via Gavazzeni alla stazione di Bergamo è stato “sede” di spacciatori e malintenzionati, che qui trovavano un ambiente protetto dai controlli e più buio in cui operare. A distanza di quattordici anni, però, i problemi sembrano ancora gli stessi: ecco la denuncia dei cittadini.

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Ci passano sempre meno persone

Pensato, progettato e costruito proprio per rendere Bergamo ancora di più una cittadina a misura d’uomo, nonché per favorire gli spostamenti a piedi e il raggiungimento della zona sud di Bergamo dall’area più centrale, di fatto di anno in anno il sottopasso di via Gavazzeni ha perso sempre più utenti. Al di là di chi è “costretto” ad usarlo per raggiungere la scuola, alla quale non arriverebbe in tempo se scegliesse un percorso alternativo, sono poche le persone che, potendo fare un’altra strada anche più lunga, decidono comunque di percorrerlo.

Sottopasso di Bergamo dominato dagli spacciatori
Sottopasso di Bergamo dominato dagli spacciatori: ecco cosa succede là sotto (milano.cityrumors.it / ansafoto)

I cittadini, infatti, lo chiamano “il supermarket dello spaccio” e, da quando in stazione ci sono i lavori finalizzati alla creazione della nuova struttura, l’area è diventata ancora più temuta e malvista.

Parola ai pendolari

I controlli ci sono, uomini e mezzi delle forze dell’ordine sono presenti a qualunque ora, ma sul piazzale della stazione” confessa un pendolare a Il Giorno, rivelando quindi che forse servirebbe più monitoraggio proprio sul sottopasso stesso. Con i lavori della stazione tutti i treni arrivano al binario che si colloca al pian terreno, per cui nessuno deve scendere le scale per usufruire del sottopasso e quindi raggiungere gli altri binari.

Con una situazione del genere, quindi, il pendolare commenta: “Al calar del sole chi scende quella rampa di scale non lo fa per attraversare il sottopasso, ma per sistemare questioni personali al riparo da sguardi indiscreti“. A commentare la situazione anche un altro viaggiatore che fino al 2019 passava quotidianamente nel sottopasso per recarsi a scuola: già a quel tempo, quindi cinque anni fa, avevano iniziato a chiuderlo di notte per cercare di evitare questi problemi.

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