Ciro Di Maio assolto dal Tribunale di Milano: chi è l’ex valletto di Raffaella Carrà e cosa c’entra con la droga dello stupro

Ciro Di Maio torna a vedere la luce dopo 10 anni di buio. Un calvario giudiziario con al centro l’acido gamma idrossibutirrico.

Ciro Di Maio la celebrità l’ha conosciuta. Quella vera, dove può cambiarti la vita, basta una stretta di mano e puoi passare dall’anonimato alla ribalta. Rai, Mediaset, palcoscenici di vario tipo: da Raffaella Carrà – per cui faceva il valletto – a Patrizio Rispo. Poi “Le tre rose di Eva” e tanto altro ancora. Autore, conduttore e attore.

Ciro Di Maio droga dello stupro
Ciro Di Maio, ex conduttore assolto da detenzione e spaccio (Screenshot Google)

Un talento eclettico destinato a perdersi nell’oblio per l’acido gamma idrossibutirrico. Meglio conosciuto come droga dello stupro. Sostanza per cui l’uomo è finito a processo e inizialmente ha dovuto pagare anche un’ammenda. L’iter giudiziario dura una decina d’anni, fin quando le autorità non si rendono conto che il fatto non sussiste.

Ciro Di Maio assolto: il Tribunale di Milano scagiona l’ex conduttore

La droga dello stupro c’è, ma non è utilizzata per detenzione ai fini di spaccio: tre litri è una quantità che lascia di stucco, ma obnubilare le persone non è l’unico uso che se ne fa. Dimostrarlo, però, è molto difficile: tutto comincia nel corso di una vasta operazione antidroga, in cui i finanzieri di Milano scoprono il coinvolgimento dell’uomo.

Droga dello stupro Ciro Di Maio
L’inchiesta scagiona l’ex conduttore (Screenshot Google)

Acquistava la sostanza sul Web, attraverso canali particolari, per poi rivenderla e imbastire dei veri e propri traffici in cui non sarebbe stato da solo. Da lì in poi un vero e proprio calvario giudiziario, per dimostrare che non c’era alcuna premeditazione: gli avvocati non hanno mai mollato e oggi, dopo 3650 giorni, la decisione definitiva.

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“Un calvario di 10 anni”

Secondo il Tribunale di Milano risulta essere assolto con formula piena per aver importato dalla Cina tre litri di Gbl, accuse che gli sono valse anche la detenzione in seguito all’arresto della Guardia di Finanza di Malpensa (Varese). “Oggi è la fine di questa lunga Odissea – commentano i legali dell’uomo – che ha toccato il punto più basso nel dicembre 2020”. Ora l’arresto è solo un ricordo da rimuovere al più presto per cercare di ripartire da quel mondo che conosceva e vuole fare nuovamente suo, stavolta da libero cittadino.

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