Omicidio Giulia Tramontano, sesta udienza del processo a Impagnatiello: parlano cinque testimoni

Giulia Tramontano, continua il processo ai danni di Alessandro Impagnatiello. Il barman reo confesso sottoposto al racconto dei testimoni.

Giulia Tramontano, il disegno comincia a comporsi anche per le autorità. Prosegue il processo nei confronti di Alessandro Impagnatiello, barman reo confesso, per l’uccisione della giovane. La donna, 29 anni e incinta di 7 mesi, paga una violenza inaudita figlia di una scoperta sconcertante: una relazione extraconiugale da parte di lui.

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Omicidio Giulia Tramontano, VI udienza del processo (ansa) milano.cityrumors.it

La crisi è diventata follia, 37 coltellate per dire basta nella maniera peggiore. L’aggravante del tentato avvelenamento, poi, rende tutto più complicato e amaro. La famiglia chiede giustizia e non parla di perdono. Il padre di Giulia, in aula per la VI udienza di un iter che somiglia a un’Odissea, si augura che nulla venga lasciato al caso.

Giulia Tramontano, VI udienza per l’omicidio

In sottofondo, idealmente, “Per sempre” – canzone di Ligabue che Giulia amava – e viene trasmessa anche nei giorni precedenti a quest’ulteriore porzione di dibattimento con tante foto di una Tramontano sorridente. Quando ancora si poteva ridere, perchè nessuno immaginava una fine così.

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Giulia Tramontano, testimoni in aula per l’udienza (ansa) milano.cityrumors.it

Oggi, dopo altre cinque udienze, parlano i testimoni dell’accusa tra cui un’amica intima della donna che dovrebbe mettere a tacere gli ultimi dubbi con rivelazioni importanti che inchioderebbero ulteriormente Impagnatiello. L’obiettivo, a fronte di una confessione, è ottenere il massimo della pena: la situazione lo permette, anche perchè ci sono sempre maggiori dettagli a sostegno di un particolare ben preciso che inasprisce – più di quanto già non lo sia – ogni cosa: l’efferatezza nei gesti.

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Parola ai testimoni

Si parla anche di una premeditazione, concetto che riemerge in base alla possibilità concreta che la donna, in preda a sconforto e avvilimento per la scoperta della relazione parallela da parte del compagno, sia stata avvelenata prima. Questo era il tentativo subdolo precedente all’omicidio efferato: del veleno per topi che avrebbe dovuto mettere fine a qualcosa che non era più amore. Non lo è mai stato. Ecco perchè la famiglia non accetta mezzi termini. La parola fine deve arrivare con ulteriori certezze, senza dubbi pronti a fare il paio con i rimpianti di una vita spezzata e tanta amarezza.

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