Il progetto di AIL: le case per i pazienti e i loro familiari

L’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma porta avanti il progetto delle “Case AIL”, luoghi destinati ai pazienti ematologici che necessitano di trattamenti prolungati, spesso in centri lontani dalla propria abitazione.

Nel tempo ne sono state realizzate 73, in diverse regioni italiane laddove sono presenti le sue 82 Sezioni provinciali.
Le persone ospitate in un anno sono in media 3.772, di cui 1.647 adulti, 197 bambini e 1.928 familiari. Ogni casa AIL nasce dall’esigenza di fornire un punto di riferimento logistico ma soprattutto emotivo ai pazienti, grazie al confronto e alla condivisione con i volontari e le altre famiglie presenti. Recenti studi hanno, persino dimostrato una minore incidenza delle infezioni post-trapianto per i pazienti ospitati nelle CASE AIL rispetto a quelli ospedalizzati.

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Ogni alloggio offre camera e servizio privato, rispettando così l’esigenza di privacy ma anche spazi comuni per permettere agli ospiti di mantenere una vita di relazione, tanto più necessaria quanto più lunga e complessa è l’esperienza da condividere. Molto spesso sono presenti spazi-gioco anche per i più dove trovare serenità e conforto grazie anche alla presenza di volontari disponibili e preparati.

“Le case AIL – ha spiegato il presidente AIL Sergio Amadori – rappresentano una realtà fondamentale per l’assistenza socio-sanitaria dei malati ematologici in Italia. Questo importante servizio di assistenza è stato reso possibile anche grazie ai numerosi lasciti solidali che negli anni hanno permesso ad AIL di garantire continuità alle Case alloggio, implementando il numero delle abitazioni presenti sul territorio ed ammodernando le strutture di ospitalità già presenti”.

Nel solo 2020 i proventi da lasciti solidali raccolti dalla sede Nazionale dell’Associazione – esclusi i dati dei lasciti ricevuti dalle 82 sezioni territoriali – hanno superato il milione di euro.
Per ulteriori informazioni a questo riguardo è possibile consultare la pagina dedicata sul sito di AIL.

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