Maxi rissa a colpi di catena la notte di Natale, identificati 7 ragazzini responsabili: 3 sono minorenni

Sono stati individuati e denunciati per reati di rissa, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi. I 7 giovani sono responsabili della maxi rissa avvenuta il giorno di Santo Stefano a Casalpusterlengo in cui ha visto coinvolti una cinquantina di ragazzi

La maxi rissa della notte di Natale è avvenuta in pieno centro storico a Casalpusterlengo. Coinvolti più di 50 persone, tutte giovani e giovanissimi che quella sera hanno lasciato la cittadina lodigiana nel caos. A distanza di mesi, ora le indagini dei carabinieri hanno portato all’individuazione di ben sette giovanissimi, quattro maggiorenni e tre minori, responsabili di aver creato la rissa.

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Casalpusterlengo, Lodi. Maxi rissa di Natale, individuati 7 ragazzini responsabili di aver scatenato la rissa che ha visto coinvolti oltre 50 giovani. Denunciati (ANSA) milano.cityrumors.it

Tutti gli autori sono residenti nel basso lodigiano e sono stati tutti denunciati a piede libero per i reati di rissa, lesioni personali aggravate e porto abusivo di armi atte ad offendere. L’episodio devastante aveva suscitato molto clamore perché, proprio nelle vie centrali della città oltre una cinquantina di persone si erano affrontate con violenza disarmante creando il panico con catene e coltelli. Quella notte erano rimaste ferite, seppur in modo lieve, anche due ragazzi, un 16enne e un 18enne.

Le indagini

Secondo le indagini investigative portate avanti dai carabinieri della stazione di Casalpusterlengo, la maxi rissa era stata scatenata, molto probabilmente, a causa del tentativo di furto di un cellulare. Tanto è bastato a far partire la miccia che in pochi attimi si è tramutata in una furiosa e fuori controllo rissa tra 50 ragazzini.

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Casalpusterlengo, Lodi. Maxi rissa di Natale, individuati 7 ragazzini responsabili di aver scatenato la rissa che ha visto coinvolti oltre 50 giovani. Denunciati (ANSA) milano.cityrumors.it

I militari di Casalpusterlengo da subito avevano avviato le indagini. Al centro dell’attività investigativa alcune testimonianze e le immagini delle telecamere di videosorveglianza del centro storico cittadino, teatro della rissa. Così, gli uomini dell’Arma hanno individuato i sette autori responsabili della maxi aggressione.

L’incremento della violenza giovanile negli ultimi periodi è evidente secondo quanto affermano le forze dell’ordine. Il fenomeno è riconducibile a gruppi dediti ai furti. In particolare, questa vicenda ha preoccupato e allarmato molto il centro lodigiano per la vastità dei giovani propensi a mettere in scena episodi di violenza con troppa facilità.

La maxi rissa

La maxi rissa che ha visto la partecipazione di una cinquantina di ragazzini si è consumata il giorno dopo Natale a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi intorno alle 23.30. I protagonisti sono tutti giovanissimi, con un’età compresa tra i 16 e i 20 anni, provenienti anche dai paesi limitrofi.

Si erano dati appuntamento nella piazza centrale del paese. Qui tutto è partito con coltelli, catene e altri oggetti atti a offendere. Secondo quanto riportato successivamente dalla cronaca e dagli investigatori, quella avvenuta la notte di Natale è stata un’aggressione in piena regola.

Nel particolare, secondo una ricostruzione dei fatti, la situazione sarebbe degenerata in seguito al tentativo da parte di un componente della gang rivale di rubare un telefonino a un altro giovane. In dopo pochi istanti è scattata la rissa che da piazza del Popolo in brevissimo tempo si è spostata in via Cavallotti bloccando per alcuni minuti anche il traffico. Una situazione molto pericolosa che si è risolta solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine chiamate da un residente della zona.

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Il sindaco di Casalpusterlengo

Dopo i gravi fatti accaduti, il sindaco di Casalpusterlengo Elia Delmiglio, informata della vicenda, aveva espresso il suo pensiero affermando, come riporta anche il Corriere della Sera:

“La violenza merita di essere condannata senza tentennamenti. C’è fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine ma dobbiamo riflettere sul ruolo educativo di famiglia e scuola. In accordo con le istituzioni incrementeremo la presenza delle forze dell’ordine”. 

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