Ilaria Salis, Elly Schlein chiude alla candidatura dell’attivista: “Nessuna trattativa”

Ilaria Salis, proseguono le operazioni diplomatiche per liberare l’attivista dal carcere ungherese. Ipotesi candidatura alle Europee.

Ilaria Salis è ancora in Ungheria, la politica e le istituzioni si stanno attivando per cercare di ottenere almeno i domiciliari in Italia. L’attivista 40enne è accusata di aggressione per aver sorpreso alcuni militanti con relativa colluttazione nel corso della Giornata dell’Onore. Erano neonazisti, ma in Ungheria conta il fatto.

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Caso Ilaria Salis, continuano le trattative (Milano.cityrumors.it)

L’aggressione è punita con il carcere duro e la donna, che era in un corteo di attivisti, ha pagato con la pena più alta. Il problema è che il regime carcerario da quelle parti è piuttosto estremo: la stessa donna ha raccontato, in lettere e biglietti da girare agli avvocati, di trovarsi in condizioni precarie. Spesso disumane.

Ilaria Salis, stop alla candidatura con il PD

Una situazione inammissibile sul piano dei Diritti Umani. Per questo le istituzioni italiane stanno cercando di far qualcosa: lo scontro sul tema diventa anche politico. L’opposizione, nella figura di Elly Schlein, è impegnata nei colloqui reiterati con il padre della Salis per cercare di mettere a punto una strategia.

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Caso Ilaria Salis: scontro Italia-Ungheria. Le parole di rabbia del padre dell’attivista milanese: “E’ una martire” – ANSA – Milano.cityrumors.it

14 mesi di attesa e paura. Nel frattempo è emersa la possibilità di candidare la donna alle Elezioni Europee di Giugno con il PD. La leader del partito però chiude a questa opportunità: “Non è il momento di parlare di nomi e caselle nell’arco di settimane delicate come quelle che anche la famiglia Salis sta vivendo”, ha detto la Segretaria di Partito.

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Elly Schlein fa retromarcia

Questo vuol dire che si penserà soltanto alla liberazione della nota attivista. Continua il braccio di ferro con l’Ungheria, senza dimenticare il resto dell’agenda politica. Il conto alla rovescia per le Europee è cominciato: il rebus nomi resta, ma di sicuro qualche certezza c’è. Ilaria Salis non sarà nelle liste Dem, l’auspicio è portarla a casa perchè possa tornare a una vita quasi “normale”, in cui detenzione non sia sinonimo di abisso.

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