Camionista scomparso a Vigevano: è omicidio. Fermati due uomini

Svolta nella scomparsa di Filippo Incarbone, il camionista di Vigevano nel pavese scomparso dal mese di gennaio.

La scorsa notte i Carabinieri del posto hanno fermato due uomini di 43 e 31 anni, residenti nello stesso comune e con diversi precedenti penali.
Sono sospettati di omicidio e occultamento di cadavere.
Secondo le prime ricostruzioni dell’indagine condotta dal pm Paolo Mazza e dal procuratore Mario Venditti, il delitto sarebbe maturato per un debito riconducibile all’acquisto di stupefacenti.

La vittima sarebbe stata colpita con uno strumento da muratore – una mazzetta – e poi “finito” con calci e pugni per poi essere gettato nel Ticino. Le ricerche del corpo sono ancora in corso.

Incarbone, originario di Lecce ma residente a Vigevano era stato visto per l’ultima volta il 27 dicembre scorso quando si era recato a trovare il fratello che abita a Gambolò, sempre nel pavese.
Al 3 gennaio, invece, risale l’ultimo messaggio inviato dal suo cellulare alla cognata in occasione del suo compleanno.

Poi più nulla. A far capire che qualcosa non andava era stato il suo cagnolino rimasto da solo nell’appartamento del padrone.
Il suo abbaiare continuo aveva infatti insospettito tanto da indurli ad avvisare i soccorsi. Forzando la porta di casa, la bestiola era stata poi accudita e affidata a un amico del camionista.
Di lui, però, nessuna traccia tanto che i suoi parenti si erano rivolti a una nota trasmissione di Rai 3 per segnalare il caso e ottenere qualche informazione sull’accaduto.

La scorsa notte il triste epilogo della vicenda. Si attende ora l’esito del primo interrogatorio dei due fermati.

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