Bus dirottato, i legali di Sy ricorreranno in appello

I legali di Ousseynou Sy, l’autista senegalese che il 20 marzo 2019 dirottò, tenne in ostaggio e poi diede alle fiamme un bus con 50 bambini e personale scolastico, hanno depositato il ricorso contro la sentenza che lo scorso 15 luglio ha condannato l’uomo a 24 anni di carcere. L’episodio si era verificato a San Donato, periferia sud di Milano.

Le accuse sono state di sequestro di persona a fini terroristici o eversivi, strage, incendio, lesioni, e resistenza a pubblico ufficiale ed erano state pronunciate dalla Corte d’Assise di Milano, nel collegio presieduto dal giudice Ilio Mannucci Pacini.

I due legali, Giovanni Garbagnati e Andrea Germani ritengono, invece, che ci siano almeno due elementi da rivalutare per un eventuale giudizio di secondo grado:
– la riqualificazione del reato riportandolo a semplice sequestro di persona. Non ravvisano nella condotta del loro cliente il fine terroristico;
– la perizia psichiatrica incompleta. In un primo incontro tra Sy e il medico incaricato, infatti, non sarebbe emerso nulla a riguardo. Nel corso del secondo incontro, quando si era instaurata una certa fiducia tra i due, era emerso il sospetto di un’infermità di mente parziale.
Lo stesso Sy aveva descritto la sua condotta parlando di un gesto dimostrativo con il quale attirare l’attenzione sui bambini morti in mare nel Mediterraneo durante le rotte dei migranti.

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