‘Ndrangheta, il nipote del boss nuovo allenatore della Vogherese. Le giustificazioni del presidente

Ha dato le sue giustificazioni in merito al nuovo allenatore scelto per la Vogherese, il neo mister Marco Molluso è nipote di un boss della ‘ndrangheta

Un cognome e un passato familiare che pesa sulle spalle di Marco Molluso, il nuovo allenatore scelto per guidare la mitica squadra di Voghera. Il patron e imprenditore della Vogherese sapeva fin troppo bene che quella scelta avrebbe alzato polemiche ma non si è tirato indietro e oggi ha dato le sue giustificazioni a riguardo.

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‘ndrangheta, il nuovo allenatore della Vogherese è il nipote di un boss (web) milanocityrumors.it

Come riporta anche il Corriere della Sera, il presidente Oreste Cavaliere ha dichiarato: “Sapevo che sarebbe successo, che avrei attirato clamore. Ma io guardo all’uomo, al calciatore, all’allenatore. Penso che le possibilità vadano date quando le persone sono in difficoltà. Non quando le cose vanno bene, troppo facile”. Il problema del nuovo coach è il legame con lo zio, boss della ‘ndrangheta.

Il nuovo allenatore della Vogherese è nipote del boss della ‘ndrangheta. La decisione del patron

Raggiunto ai microfoni de il Corriere delle Sera, l’imprenditore di Voghera, Oreste Cavaliere, ha scelto di dire la sua sulla questione del nuovo allenatore 40enne Marco Molluso. “Io sono figlio di un ex poliziotto. Su queste cose non faccio sconti. Se Marco dovesse essere condannato, ovviamente le cose prederebbero un’altra piega”.

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Il comunicato ufficiale della squadra di calcio di serie D Vogherese (@facebook) milano.cityrumors.it

Il nuovo mister della Vogherese ha alle spalle una storia che parla non solo di calcio.
Solo a dicembre del 2022 Marco Molluso era finito agli arresti domiciliari su richiesta della Dda di Milano con l’accusa di autoriciclaggio e false fatture. La vicenda riguarda le presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta nel giro dei campi da padel. Nel centro sportivo comunale sito in via De Nicola, nel quartiere Barona di Milano, la Dda (direzione investigativa antimafia) aveva sequestrato ben 8 campi da padel costruiti abusivamente dalle aziende del 40enne.

Un ingente giro di fatture false che ammontavano a 1,5 milioni di euro. Durante le intercettazioni dei pm Alessandra Dolci e Silvia Bonardi, Molluso preveda: “Dietro questo ca… di padel c’è un business infinito. In teoria per i prossimi 8-10 anni è tutto a salire”. Anche se il 40enne presunto ‘ndranghetista non è mai stato coinvolto direttamente in vicende di mafia, è stato comunque arrestato e condannato in inchieste antidroga su due comuni dell’hinterland Milanese. A Corsico e Buccinasco si era trasferita alla fine degli anni ’70 lasciando Platì, paese in provincia di Reggio Calabria, la sua “ingombrante” famiglia.

La famiglia di Molluso

Gli zii di Molluso, Francesco e Giosofatto sono stati condannati entrambi per ‘ndrangheta ed entrambi sono considerati elementi di spicco della cosca Barbaro-Papalia.  Uno dei due zii, condannato nella max operazione denominata “Infinito” del 2010, è stato controllato dagli inquirenti proprio nei cantieri dei campi da padel insieme ad un figlio e al nipote Marco Molluso.

Tale episodio ha poi portato il Comune a revocare la concessione alla società di gestione del centro. Ma il patron della Vogherese, Cavaliere, chiarisce: “Io guardo la persona. Anche se èsotto inchiesto, Molluso è comunque un uomo libero. Conosco l’indagine e credo che al centro ci siano soprattutto violazioni amministrative. Vedremo”.

Intanto domenica scorsa per il nuovo coach Molluso è stata la giornata dell’esordio nel campionato di Serie D. La squadra ha vinto in casa contro l’Alcione (prima in classifica) per uno a zero. Il presidente Cavaliere conclude dicendo a riguardo: “Ho conosciuto Marco nella stagione 20/21 quando aveva guidato la squadra per tre giornate. Lo esonerai dopo un derby perso, forse mal consigliato. Ma abbiamo mantenuto uno stretto rapporto. Ha una moglie, due figli, mi è stato chiesto di dargli una mano e non ho avuto dubbi”. Nel frattempo Marco Molluso è ancora sotto inchiesta.

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