Milano, caos ristrutturazioni: celebre azienda nella bufera, gli effetti sul mercato immobiliare

Milano, è bufera sulle ristrutturazioni nel mercato immobiliare: colosso del settore finisce nel mirino dell’AgCom. Le conseguenze sul mercato.

Milano, le ristrutturazioni sono un problema. O meglio: il rebus è legato a uno dei colossi più fruttuosi e importanti del settore immobiliare. Vanno tutti da loro, o forse sarebbe più corretto dire andavano, ma questo dipenderà dall’esito finale dell’inchiesta formale che ha fatto partire l’AgCom.

Cosa succede dichiarando una residenza fittizia
Mercato immobiliare nel caos (milano.cityrumors.it)

Ovvero l’autorità garante della concorrenza e del mercato. Si sono resi conto che ai vertici del colosso ci sono incongruenze formali che potrebbero aprire nuovi scenari di mercato. In primis le recensioni sul sito aziendale e i canali social sarebbero false. “98% dei clienti soddisfatti”, si legge. Affermazione palesemente falsa, a dimostrarlo sarebbero delle analisi fatte sui provider.

Milano, caos ristrutturazioni

Una situazione spiacevole che ne porta con sé una successiva, forse ancora più grave. L’azienda in questione addebiterebbe un costo occulto ai contribuenti qualora abbiano l’iva agevolata al 10% anziché al 22%. Un’alterazione dei prezzi preventivo con annessa pubblicità ingannevole. Tradotto: dicono una cosa e ne fanno un’altra.

non sembra Milano
Azienda leader nel mercato immobiliare nel mirino dell’AgCom (milano.cityrumors.it)

Questo potrebbe avere conseguenze importanti sul mercato: una sanzione di 4,5 milioni di euro potrebbe essere solo l’inizio per il colosso e quella che si definisce la propria controllante. Le prossime settimane potranno dire qualcosa in più e determinare fino a che punto l’azienda è consapevole di queste manovre.

Leggi anche: Caso Ilaria Salis, la nuova strategia: perchè l’attivista chiederà i domiciliari a Budapest

A rischio un colosso del mercato immobiliare

In tempi in cui regnano gli “errori di comunicazione”, Ferragni docet, la società farà ricorso al TAR appellandosi al fatto che i suoi valori sono nella norma e che non avrebbe bisogno di alterare i giudizi online per farsi pubblicità, dal momento che i feedback sono tutti positivi. Manca la risposta più importante: quella delle autorità che già cominciano a mettere insieme i pezzi. Non per ristrutturare, ma per indagare. E non è ancora il momento per gettare le fondamenta dell’avvenire.

Impostazioni privacy