Il designer Antonio Citterio truffato dalla sua segretaria per 4 milioni di euro

Il designer milanese Antonio Citterio è stato vittima di una truffa.

Ad architettare il tutto è stata la sua segretaria, Licia Enrica Azzurrina Scagliotti, con la complicità di un bancario, Simone Facchinetti, funzionario dell’agenzia del Banco Bpm di via Missori, lo stesso istituto nel quale aveva aperto più di un conto corrente.
La donna aveva le deleghe per operare su quattro conti ed era quindi l’unica ad avere rapporti con la banca nella quale operava anche il suo complice. La truffa, dunque, consisteva nell’apposizione di firme false di Citterio su distinte di prelievo di denaro contante, sugli assegni – ne sono stati individuati oltre 200 – e sulle richieste di emissione di carte di credito – ben 21 – utilizzate per acquisti e per effettuare dei prelievi.
È stato lo stesso Citterio ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava nel 2018.
Aveva quindi sporto denuncia permettendo l’avvio delle indagini da parte delle fiamme gialle di Milano.
La ricostruzione ma messo in luce una truffa ben congegnata che si è protratta dal 2013 a quello stesso 2018, un intervallo di tempo che ha permesso ai due di sottrarre indebitamente oltre 4 milioni di euro.
Denaro che poi è stato utilizzato dalla segretaria sia nel gioco d’azzardo sia nella ristrutturazione di un ristorante di sua proprietà a Chiavari, in provincia di Genova.
La Gdf sta eseguendo la misura dell’obbligo di dimora nei confronti del dipendente dell’istituto di credito, accusato anche di autoricicleggio, e un sequestro preventivo per lo stesso importo intascato illecitamente.

Antonio Citterio, è un design e architetto italiano che ha vinto il premio ‘Compasso d’oro’ per due volte – nel 1987 e nel 1994.
I suoi lavori sono esposti al MoMa di New York e al Centro Georges Pompidou di Parigi.

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