Monte dei Paschi: chiesta la condanna per Profumo e Viola

Il Tribunale di Milano ha condannato a sei anni di reclusione gli ex vertici – presidente e amministratore delegato – della banca Monte dei Paschi, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola.

L’udienza si è svolta all’interno dei padiglioni della Fiera, una scelta dettata dalla necessità di rispettare le norme anti covid.

Il processo riguardava le false comunicazioni sociali ovvero la presunta rappresentazione non corretta, nei conti della banca, di alcuni derivati nei documenti contabili che vanno dal 2012 alla prima semestrale del 2015. 
I derivati, secondo gli inquirenti, sarebbero serviti a coprire un buco di bilancio da 2 miliardi di euro seguiti all’acquisizione di Antonveneta.
L’altro reato contestato ai due imputati era l’aggiotaggio.
Oltre alla condanna, sono stati richiesti il pagamento di una multa di 2,5 milioni di euro a testa, l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e due anni di interdizione dalla contrattazione con la pubblica amministrazione e dalla rappresentanza delle società.
Il loro legale Adriano Raffaelli ha già fatto sapere che ricorrerà in appello non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza

Al momento Profumo è amministratore delegato dell’azienda aerospaziale Leonardo e con buona probabilità manterrà l’incarico dal momento che la sentenza non è definitiva.

La corte presieduta dal giudice Flores Tanga ha così rigettato la richiesta della Procura che con il pm Stefano Civardi aveva chiesto l’archiviazione.
Nel corso dello stesso procedimento è stato condannato a 3 anni e 6 mesi anche Paolo Salvadori, ex presidente del collegio sindacale con l’accusa di false comunicazioni sociali.
Inoltre, per effetto della legge sulla responsabilità degli enti,  alla banca è stata inflitta una sanzione di 800 mila euro insieme al pagamento delle spese processuali insieme agli altri imputati.

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