Milano, fermata baby gang: aggressioni per borselli e cellulari

Due rapine a distanza di pochi minuti nel centro di Milano. Arrestati quattro giovanissimi componenti di una baby gang. Vittime picchiate e derubate del borsello e cellulari

Ancora ragazzini in azione a Milano, sono giovani tra i 16 e 23 anni. Fanno parte di una baby gang che seminava il panico tra le vie del centro città. Aggressioni e rapine come recita il codice di questi ragazzi che nascondono i loro disagi e frustrazioni attraverso la delinquenza. Hanno messo a segno due rapine a distanza di pochi minuti tra piazzale Dateo e via Fiamma, zona Risorgimento del capoluogo lombardo.

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Arrestati 4 giovani membri di una baby gang a Milano autori di aggressioni e due rapine

 

Rapine e aggressioni

E’ successo tutto ieri notte attorno alle 2.30: il gruppo ha colpito prima in zona Dateo. Le vittime sono due 19enni italiani che sono stati aggrediti a spinte e calci, gli hanno rubato i borselli con dentro documenti e soldi. La baby gang ha subito lasciato la zona per non essere riconosciuta da eventuali testimoni. Poco dopo non soddisfatti del primo colpo hanno rapinato ancora. Questa volta in una via poco distante da quella precedente. Passato un quarto d’ora in via Galvano Fiamma, tra Risorgimento e Monforte, i quattro si sono scagliati contro due giovani uno di 23 anni, l’altro di 22enne. Anche in questo caso hanno usato violenza e sottratto alle vittime un portafogli e un cellulare.

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aggressione e rapina nella zona tra Risorgimento e Monforte a Milano

Le due aggressioni e rapine sono state segnalate ala centrale operativa della polizia. Le volanti di Fatebenefratelli si sono messe alla ricerca dei quattro soggetti descritti dalle vittime e da alcuni testimoni. I giovani della baby gang sono stati rintracciati sempre nella stessa zona, una volta accertate identità e reati commessi sono stati arrestati. Il più grande del gruppo un 23enne è stato portato nel carcere di San Vittore.

I tre minorenni invece, due hanno 17 anni, l’altro di anni ne ha 16, sono stati portati nel carcere minorile Beccaria. Quando sono stati fermati avevano indosso ancora parte di ciò che avevano sottratto illegalmente.

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