Era un tifoso del Milan il 31enne morto nell’incidente stradale sull’autostrada A4 vicino Bergamo

Milan-Atalanta, muore Davide Barucco. Il tifoso dei rossoneri lascia una moglie e due figli: la dinamica dello scontro.

31 anni, la vita spezzata per un istante. Questo è bastato a Davide Barucco che muore in uno scontro sull’A4 tra un furgone e un’auto. Stava tornando a casa dopo la partita. In direzione Bergamo. Riabbracciare i figli e non perdere neppure un istante da vivere insieme a loro. Non potrà farlo più a causa di una manovra da chiarire.

Davide Barucco Bergamo
Davide Barucco, 31enne vittima dell’incidente stradale sull’A4 (Screenshot Facebook-MilanoCityRumors.it)

Le autorità stanno vagliando la dinamica dell’incidente. Intanto i suoi cari tirano le somme di una vita sempre in prima linea: tifoso passionale, marito presente e compagno di giochi impeccabile. Riferimento per i figli e chi gli voleva bene, sui social le foto del Milan, una delle sue passioni.

Chi era Davide Barucco, il 31enne morto sull’A4

L’altra erano le uscite con la famiglia e gli amici: non mancavano mai. Un uomo semplice che sapeva cosa gli faceva battere il cuore. Una persona risolta, forse abbastanza, ma non al punto di chiudere il sipario. Stavolta invece è fondamentale voltare pagina, almeno per chi resta. Nel suo ricordo.

Barucco Davide incidente Bergamo
Il giovane deceduto dopo lo scontro (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

Senza dimenticare quello che poteva ancora dare. La volontà di un futuro insieme: la famiglia da allargare, i sogni da vivere. Come quella finale di Champions che avrebbe dovuto aspettare per dare nuovamente forma all’impresa di Atene. Qualche anno fa, non troppi per essere gettati alle spalle.

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Il Milan e la famiglia

Esattamente come la sua vita. 31 anni con ancora la voglia di sorprendere. Quella che adesso potrà mostrare solo dall’alto, quando gioca il suo Milan e lo vedrà da un posto d’onore. Mentre gli altri continuano a piangere un destino beffardo, che deve servire da lezione per non spegnere i sorrisi. Sempre dopo essersi asciugati le lacrime. Anche il Diavolo, oggi, sarà più clemente. I rossoneri sono pronti a rendere omaggio a un ragazzo che voleva soltanto continuare a credere in un sogno: il suo.

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