Beppe Viola: Milano gli dedica un giardino

Nel corso di una cerimonia che si è svolta nella giornata di ieri i giardini di via Sismondi sono stati dedicati giornalista, scrittore e telecronista sportivo Beppe Viola, scomparso nel 1982 all’età di 42 anni.

Per l’occasione si sono riuniti il sindaco Sala, il presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, la vedova di Viola, Franca e le due figlie Anna e Marina.
Era presente anche l’attore Cochi Ponzoni che ha letto il brano “Via Lomellina”, un testo scritto dallo stesso Viola per raccontare il suo quartiere.

Fonte foto Comune di Milano

“L’umorismo, i testi musicali e i servizi da San Siro che portano la sua firma – ha ricordato Sala – sono e resteranno indimenticato patrimonio artistico e culturale di Milano”. Poi, ha aggiunto: “Sono sicuro che Viola avrebbe apprezzato la scelta di dare il suo nome a questa area verde: spazi come questo non sono solo il luogo di incontro e dialogo tra le persone o di gioco per i bambini, ma rappresentano anche una strabiliante fucina di storie e aneddoti da cui trarre ispirazione e stimoli per raccontare e spiegare il mondo che ci circonda, rendendolo migliore”.
Il Comune aveva approvato la delibera per l’intitolazione a giugno dello scorso anno dopo essere tornato in possesso dell’area.

Chi era Beppe Viola?
Giuseppe – Beppe – Viola era nato a Milano da una famiglia di origine siciliana nel 1939. Durante l’infanzia aveva conosciuto Enzo Jannacci, un’amicizia che li aveva visti comporre diverse canzoni a quattro mani. Viola aveva iniziato a scrivere di sport negli anni ’50 collaborando con un’agenzia giornalistica fino a che era arrivato in Rai nel 1961 dove aveva alternato le telecronache alla conduzione di diverse edizioni della Domenica Sportiva.

All’attività di cronista, sempre in compagnia di Jannacci, ha affiancato quella di sceneggiatore per i film “Romanzo popolare” di Monicelli del 1974 e “Cattivi pensieri”di Tognazzi del 1976. Ha scritto anche per il cabaret firmando i testi per alcuni comici del Derby.

In seguito a un malore che lo aveva colpito il 17 ottobre del 1982 venne ricoverato in gravi condizioni al Fatebenefratelli dove si spense il giorno successivo per una emorragia cerebrale.

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