Ramelli: in 800 alla commemorazione del 29 aprile

Il 29 aprile ricorre l’anniversario della morte di Sergio Ramelli, il 19enne attivista del Fronte della Gioventù ucciso a sprangate nel 1975 da un gruppo di altri giovani di Avanguardia operaia.

Come ogni anno, gruppi di estrema destra si sono dati appuntamento in via Paladini, zona Città Studi, per la commemorazione. Ieri sera, intorno alle 18:00 si sono contate circa 800 persone in rappresentanza di Casa Pound, Lealtà Azione e Forza Nuova.
La richiesta di manifestazione presentata alla Questura qualche giorno prima era stata respinta anche in nome delle restrizioni imposte dal covid. In mancanza di un corteo, quindi, la commemorazione ha preso la forma di una manifestazione statica che ha dato luogo ad assembramenti di fronte alla targa con la scritta “Ciao Sergio” con tanto di numerosi partecipanti che non indossavano la mascherina.

Non sono mancati i saluti romani quando un manifestante ha scandito per tre volte “Camerata Sergio Ramelli” e ha ricevuto in risposta un coro di “Presente”.
Il tutto sotto lo stretto monitoraggio di Digos e Questura che faranno ricorso alle videocamere di sorveglianza per cercare di dare un nome ai partecipanti e valutare se questi comportamenti possono far scattare in automatico la denuncia per apologia del fascismo.
Alla manifestazione erano presenti anche esponenti politici di Lega e Fratelli d’Italia oltre al fondatore di Casa Pound Gianluca Iannone.

Accanto alla rievocazione nostalgica, dal 2014, si svolge anche una commemorazione ufficiale alla presenza del sindaco di Milano.
Il primo a partecipare fu Giuliano Pisapia e, anche per il 2021, il sindaco Sala si è presentato però nei giardini di via Pinturicchio dove c’è un piccolo monumento dedicato allo studente.

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