Teatro alla Scala: inaugurazione l’11 maggio

Il teatro alla Scala riaprirà al pubblico l’11 maggio con un concerto dei Wiener Philharmoniker e la direzione del maestro Riccardo Muti.

La scelta della data non è casuale dal momento che richiama alla memoria quell’11 maggio del 1946 quando Arturo Toscanini, allora 79enne, tornò apositamente dagli Stati Uniti, dove si era trasferito nel 1931, per dirigere di nuovo alla Scala. Aveva deciso di lasciare l’Italia, in piena epoca fascista, dopo essere stato picchiato a Bologna per essersi rifiutato di eseguire l’inno del Regime.

Quella sera, il teatro era stato risistemato alla meglio dopo i pesanti bombardamenti che lo avevano quasi distrutto e il programma prevedeva brani di Rossini, Verdi, Puccini e Boito. Si racconta che la bacchetta usata per dirigere avesse un’impugnatura tricolore e che il Maestro avesse preteso il ritorno in organico di tutti i musicisti che erano stati cacciati per motivi razziali o politici.

Quella sera il teatro era stipato in ogni ordine di posti e persino all’esterno tanti milanesi si erano radunati portando con sé una sedia recuperata chissà dove o qualche fantasiosa seduta, per godere dello spettacolo attraverso gli altoparlanti.
Per l’allestimento del 2021 la platea resterà priva di poltrone per lasciare spazio all’orchestra come è avvenuto dall’ultimo lockdown e per i concerti trasmessi in streaming fino a oggi.
Il pubblico sarà distribuito esclusivamente sui palchi e per un massimo di cinquecento persone.

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