La Bibliotaca Braidense acquisisce i libri antichi di Umberto Eco

La Biblioteca Braidense di Milano ha acquisito la collezione di libri antichi di Umberto Eco, da lui stesso definita “Bibliotheca semiologica curiosa, lunatica, magica et pneumatica”.

Questo l’esito di un lungo procedimento che ha coinvolto gli eredi del grande scrittore, bibliofilo e medievista scomparso nel 2016 e la celebre istituzione nata dal volere di Maria Teresa d’Austria.

La ricca collezione di Eco comprende 1.200 edizioni antecedenti il Novecento tra cui spiccano 36 incunaboli e 380 volumi stampati tra il XVI e il XIX secolo.

Dal momento che si tratta di libri rari e molto preziosi – di un valore stimato di 2 milioni di euro – è stato creato un comitato scientifico formato da cinque rappresentanti che dovrà stabilire le modalità più idonee di conservazione per poi renderle disponibili alla consultazione anche in formato digitale.

La vasta biblioteca di Eco comprende anche 30mila volumi di epoca recente che saranno destinati alla città di Bologna dal momento che Nel 1971 Eco è stato tra gli ispiratori del primo corso del DAMS nell’università cittadina.

“A casa sua i libri rari erano privilegiati e posizionati separatamente rispetto alla sua biblioteca moderna – ha commentato James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense – .
La Biblioteca Braidense è entusiasta del fatto che l’eredità di Eco sarà collocata accanto alla collezione di libri rari della biblioteca e grata allo Stato per il loro acquisto. Questo è un modo per portare il nostro patrimonio del passato nel futuro in nome del più grande scrittore italiano contemporaneo”.

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