Effetto covid: annullata la fiera degli Oh Bej Oh Bej

La fiera di Sant’Ambrogio, cara ai milanesi con il nome di “Oh Bej Oh Bej“, l’urlo degli ambulanti per attirare l’attenzione dei passanti sulle loro mercanzie, non si farà.

Le attese bancarelle che anticipano lo spirito natalizio della città sarebbero state allestite tra il 5 e l’8 dicembre.
Dato che il decreto governativo che ha stabilito il livello di gravità del contagio nelle diverse regioni scade il prossimo 03 dicembre, non ci sarebbe stato il tempo per allestire l’evento in sicurezza.
Bisogna infatti considerare che la fiera riunisce circa 400 bancarelle e pur svolgendosi all’aperto ci sarebbe stato bisogno di disciplinare in qualche modo gli ingressi.
La notizia, o meglio il timore di questa scelta, era nell’aria già da qualche giorno ma solo oggi, 19 novembre, è arrivata la conferma ufficiale da parte del Comune.

Un’altro pezzo di storia e tradizione che salta per effetto dell’epidemia dopo la rinuncia da parte del teatro alla Scala di mettere in scena l’opera “Lucia di Lamermoor” il 7 dicembre.
Resiste, sebbene interamente online, la manifestazione “Artigiano in Fiera” che aprirà i battenti il prossimo 28 novembre.

La fiera degli Oh Bej Oh Bej si è svolta per ben 120 anni nelle adiacenze della basilica del Santo patrono per poi essere trasferita in Piazza Castello nel 2006, sfrattata dalla costruzione di un parcheggio sotterraneo.

Qualche curiosità:
– Già nel 1882 si trova una descrizione della fiera nelle colonne del Corriere della Sera che la descrive così: “[…] In tutti i modi la fiera è uno spettacolo gradito, e noi compiangiamo sinceramente quelli che se ne privano, per la paura di trovarsi in mezzo alla folla. Ma di gente tanto suscettibile ve n’è assai poca a Milano se si deve giudicare dal concorso d’ieri. Alle 4 era già buio e la nebbia cominciava ad involgere baracche e folla, ma per le molte strade che conducono a sant’Ambrogio chi veniva via dalla fiera incontrava molte persone che vi andavano, se non altro per poter dire di esserci state”.

– sempre un trafiletto del Corriere del 1883 ricorda che in occasione della fiera la società delle Ferrovie del Ticino e quella delle Ferrovie Nord prolungavano la validità dei biglietti di andata e ritorno per Milano.

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