Milano, sabato teso: manifestazione nazionale pro Palestina: come cambia la viabilità in città

Oggi, sabato 24 febbraio, a Milano sono previste oltre 5 mila persone che parteciperanno alla manifestazione nazionale a favore della Palestina. Tutte le strade della città saranno chiuse, ecco come spostarsi

Scendono tutti in piazza per la Palestina. Oggi, sabato 24 febbraio, nel capoluogo Lombardo si tiene una manifestazione nazionale a sostegno del popolo palestinese. Il corteo è stato voluto dal sindacato Cub e all’appuntamento hanno aderito i giovani palestinesi di tutta Italia.

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Milano, oggi manifestazione nazionale pro Palestina. Previste oltre 50mila persone. La viabilità (ansa) milano.cityrumors.it

Si prevedono oltre 5mila persone su Milano. Il corteo inizierà intorno alle 14.30 in piazza Loreto, poi la manifestazione proseguirà fino in largo Cairoli passando per viale Doria, piazza Caiazzo, via Settembrini, via Vitruvio, piazza Duca d’Aosta, via Pisani, piazza della Repubblica, viale Monte Santo, piazzale principessa Clotilde, Bastioni di Porta Nuova, piazza XXV Aprile, viale Crispi, Bastioni di Porta Volta, piazzale Biancamano, piazza Lega lombarda, via Legnano, viale Gadio e Foro Buonaparte. Questo comporterà limitazioni al traffico cittadino. Scopriamo le strade chiuse e gli aggiornamenti.

Manifestazione pro Palestina, le motivazioni

Questo di oggi è il 20esimo weekend in cui va in scena la manifestazione settimanale pro Palestina, ma quella prevista per oggi, sabato 24 febbraio, si annuncia sicuramente la più sentita. Presentando la manifestazione nazionale, come riporta MilanoToday, gli organizzatori del sindacato Club hanno spiegato le motivazioni alla base della mobilitazione.

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Milano, oggi manifestazione nazionale pro Palestina. Previste oltre 50mila persone. La viabilità (ansa) milano.cityrumors.it

Fermare il genocidio. Questa la parola d’ordine della mobilitazione indetta dai sindacati di base raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi. Cessare il fuoco in Palestina e in tutte le guerre diventa oggi un imperativo per il movimento dei lavoratori e delle classi popolari, che vede crescere il rischio di un conflitto globale alimentato dai tanti focolai d’incendio a causa della crescente oppressione e spoliazione di interi popoli”.

“Un rischio che ci deve vedere in campo contro i blocchi militari contrapposti, contro le politiche di riarmo e il militarismo crescente. In questo momento, il movimento di solidarietà con il popolo e la resistenza palestinese deve concentrarsi intorno alla richiesta del cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell’esercito israeliano da Gaza, dall’apertura di tutti i corridoi umanitari possibili per garantire il massiccio e necessario afflusso di aiuti umanitari”.

Dagli ostaggi all’economia bellica

Nella nota divulgata dal sindacato Club le ragioni della manifestazione che andrà in scena oggi a Milano spaziano anche sulla liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della scarcerazione di tutti i prigionieri politici palestinesi, la fine delle incursioni dell’esercito israeliano in Cisgiordania e il blocco degli insediamento illegali dei coloni sionisti”.

Ma non terminano qui le motivazioni, poiché in mezzo c’è anche l’economia bellica che, secondo gli organizzatori: “Sta crescendo con percentuali impressionanti: gli Usa primo produttore mondiale hanno venduto armi per 238 miliardi nel 2023 con un aumento del 56% rispetto al 2022. Anche le industrie italiane con Leonardo stanno traendo grandi benefici da questa situazione mentre la spesa per esercito e armi in Italia nel 2024 toccherà i 24 miliardi, oltre al fatto che è stata tolta l’iva dalle armi, tutti soldi che verranno tolti alle spese sociali, sanità, scuole, pensioni, salari, sussidi ai poveri, solo per citarne alcuni”.

Le ripercussioni dell’economia in Italia, spiegano dal sindacato Club, ricadono sui lavoratori che “vedono i loro già modesti salari falcidiati dall’inflazione, molte fabbriche stanno chiudendo per il calo dei consumi e aumenta la precarietà lavorativa. L’Italia è sempre più impegnata sui vari fronti di guerra sia indirettamente come in Ucraina e in Israele che direttamente come in Libano e nel Mar Rosso. Quindi, No al riarmo e alle spedizioni militari”.

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Le limitazioni al traffico oggi a Milano

In città sono previsti due cortei oggi, quello di cui abbiamo appena parlato, a favore della Palestina e un secondo corteo a favore della comunità ucraina che prenderà il via alle ore 13 da piazza Castello. In questo ultimo caso, l’itinerario del raduno pro Ucraina, seguirà: via Beltrami – via Dante – piazzale Cordusio – via T. Grossi – via Santa Margherita – piazza della Scala – via Case Rotte – largo Mattioli – corso Matteotti. La manifestazione, poi, terminerà in piazza San Babila.

Alle 14.30, invece prenderà il via il corteo contro il genocidio d’Israele a Gaza che vedrà i partecipanti riunirsi in piazzale Loreto. L’itinerario scelto proseguirà in: viale A. Doria – piazza Caiazzo – via Settembrini – via Vitruvio – piazza Duca d’Aosta – via V. Pisani – piazza della Repubblica – viale Monte Santo – piazzale principessa Clotilde – Bastioni di Porta Nuova – piazza XXV Aprile – viale F. Crispi – Bastioni di Porta Volta – piazzale Biancamano – piazza Lega lombarda – via Legnano – viale Gadio – Foro Buonaparte. Terminerà poi in largo Cairoli.

Le strade calpestate dai manifestanti saranno chiuse alla viabilità cittadina sino al termine dei due cortei.

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