Primo discorso dall’arcivescovo Delpini

“Non bisogna arrendersi alle tenebre perché siamo fatti di luce”

Questo è l’invito di Monsignor Mario Delpini, alla sua prima messa di Natale come arcivescovo di Milano.

Il Duomo, gremito di fedeli, ha ascoltato con attenzione e commozione le parole dell’arcivescovo. L’omelia si è concentrata sulla paura delle persone, su ciò di cui ci si vergogna, sull’oppressione dei sensi di colpa, sull’inadeguatezza.

Ma il suo invito è stato quello di non rassegnarsi alle tenebre. Un messaggio di speranza importante. Nessuno deve sentirsi abbandonato, in quanto siamo convocati a celebrare la venuta di Gesù e la sua luce.

Ha esortato, quindi, ad avere maggiore fiducia e stima in se stessi.


 L’arcivescovo Delpini al termine della funzione ha poi fatto visita ai detenuti del carcere San Vittore e ha celebrato la messa di Natale con i carcerati.

Tra i presenti c’era anche il sindaco della città, Beppe Sala, la vicesindaca Anna Scavuzzo, il direttore dell’istituto penitenziario, Giacinto Siciliano, e la presidente del tribunale di Sorveglianza, Giovanna Di Rosa.

Il pranzo di Natale, organizzato dalla Comunità di S.Egidio, si è svolto presso la Parrocchia B.V. Immacolata e S. Antonio dove hanno pranzato più di 400 persone di 23 nazionalità.

Gli auguri sono stati pronunciati in 23 lingue.

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