Bambini e lockdown: come è cambiato il loro comportamento?

Il lockdown ha di avuto conseguenze economiche evidenti. Ma ha avuto anche conseguenze sui comportamenti, specie dei bambini, che di per sé sono meno evidenti.
Per questo motivo una recente ricerca ha indagato cosa è cambiato per loro nel corso di questo periodo di isolamento forzato.

I report si chiama “Bambini e lockdown, la parola ai genitori” ed è stato elaborato dalla Società Italiana delle cure primarie pediatriche – Sicupp Lombardia- con la collaborazione di un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca e della sua spin off “Bambini Bicocca”.
Marina Picca, presidente Sicupp, è stata la coordinatrice scientifica del progetto per i pediatri.

I ricercatori hanno proposto due questionari online, a due mesi di distanza dalla fine delle restrizioni, differenziati a seconda delle età dei bambini coinvolti divisi per fasce di età tra 1 e 5 anni e tra 6 e 10 anni.
Sono state coinvolte più di 3mila famiglie con madri con un titolo di studio medio alto, residenti in tutte le province della Lombardia.

Il quadro generale descrive una situazione di tenuta nell’accettare la situazione, sia da parte dei bambini  – 80,6% tra i più piccoli e 83,3% tra i più grandi – sia da parte dei genitori – 60,4% delle madri dei piccoli e 54,4% di quelle dei più grandi.

Bambini da 1 a 5 anni

I genitori hanno riscontrato maggiore irritabilità e un aumento dei capricci in oltre l’81% dei casi.
Ma anche dei miglioramenti che hanno riguardato le relazioni con i loro bambini e tra i fratelli lo sviluppo linguistico.
Nei due aspetti fondamentali della crescita, alimentazione e sonno, è stato osservato, da un lato una riduzione dell’appetito spesso accompagnata da un aumento del consumo di snack; dall’altro una riduzione delle ore di sonno e un aumento della frequenza dei risvegli notturni.
A preoccupare i genitori il tempo passato davanti alla televisione e un uso massiccio delle tecnologie digitali associati a un calo dell’attenzione che sfociava nella svogliatezza.

Bambini da 6 a 10 anni

I genitori hanno notato una grande resilienza nell’accettare la situazione.
Anche in questo caso i dati confermano rapporti interpersonali migliori. Sul fronte dell’alimentazione si è riscontrato un aumento di appetito e di consumo di snack. Per quanto riguarda il sonno, difficoltà ad addormentarsi e risvegli notturni.
I genitori hanno poi evidenziato un comportamento più irritabile, unito a manifestazioni di rabbia e una soglia di attenzione molto bassa.

Susanna Mantovani, pedagogista e coordinatrice scientifica dello spin off Bambini Bicocca ha osservato: “Quest’indagine è stata un’esperienza preziosa di collaborazione tra pediatri e ricercatori in ambito educativo: è la prima fase di un percorso per monitorare se i problemi riscontrati permangono e per orientare e sostenere i genitori nel periodo della ripresa”.

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