Tamponi: tra sistema di prenotazione in tilt e lunghe code

La variante Omicron, l’imminenza del pranzo/cena di Natale o il contatto con un positivo stanno rendendo l’accesso ai tamponi un vero incubo.

Non solo per i pazienti ma anche e soprattutto per medici e farmacisti, come ha spiegato Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano: “La situazione è ingestibile, davanti alle farmacie ci sono lunghe code”.

Alle difficoltà prtiche – il sovraccarico delle farmacie e del personale che le manda avanti – si è aggiunto il malfunzionamento del portale Ats Milano che permetteva di prenotare i tamponi.
La Regione ha cercato di tamponare autorizzando la richiesta con un semplice foglio di ricettario o con l’e-mail da medico a paziente ma non è detto che le strutture di somministrazione le accettino.

I centri cittadini che li eseguono, dagli ospedali come il San Carlo al drive through di Trenno, registrano numeri da record e lo stesso avviene per le poche farmacie che non richiedono la prenotazione fuori dalle quali si sono formate code di persone che aspettano per ore, al freddo.
Per non parlare dei prezzi dei test saliti fai da te saliti alle stelle sfiorando, in alcuni casi, i 120 euro.
Da qui l’appello di Rossi: “Va subito potenziata la rete che esegue tamponi molecolari: con un aumento così rapido dei contagi bisogna correre subito ai ripari”.

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