Massimo Ferrero arrestato per bancarotta fraudolenta

L’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è stato arrestato, questa mattina, dalla Guardia di Finanza, con l’accusa di bancarotta fraudolenta.

Nulla a che vedere con la squadra e la sua gestione, dunque, dal momento che, secondo le indagini avviate dalla Procura di Cosenza, Ferrero sarebbe coinvolto nel fallimento di 4 società che operavano, anni fa, nei settori alberghiero, turistico e cinematografico, tutte con sede in provincia di Cosenza. Secondo le prime indiscrezioni, Ferrero, in questo momento si troverebbe nel carcere di San Vittore.

Insieme a lui, risultano indagate altre 9 persone, ora agli arresti domiciliari, tra le quali spiccano la figlia maggiore, Vanessa e il nipote Giorgio.
Nel frattempo la Samp ha fatto sapere, in un comunicato ufficiale, che Ferrero, a ulteriore tutela del club, si era già dimesso da tutte le cariche sociali. All’arresto sono seguite anche diverse perquisizioni, sia in Lombardia, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria, sia nell’abitazione romana dello stesso indagato.

I fallimenti contestati si riferiscono a 5 anni fa, a partire dalla Ellemme group Srl, amministrata formalmente dalla figlia di Ferrero ma controllata, in realtà, dal padre. L’azienda si sarebbe accollata un debito di oltre 1,2 milioni di euro che diverse società del gruppo avevano nei confronti di Rai Cinema Spa, andando così incontro a dissesto finanziario.
Con la stessa modalità sarebbero fallite le altre società di cui l’ex patron della Sampdoria risultava presidente: Global Media srl, Mediaport Spa e Mediaport Cinemas Srl.

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