Oscar della Sanità: i riconoscimenti alla Lombardia

La Regione Lombardia ha ottenuto ottimi risultati ai recenti Oscar della Sanità.

Per l’edizione 2021, la quarta, sono stati presentati 120 progetti da 63 aziende sanitarie pubbliche e private distribuite su tutto il territorio. Alcune regioni hanno presentato progetti di riorganizzazione per la prima volta come la Basilicata, l’Abruzzo e le Marche mentre si è consolidata la partecipazione di Sicilia, tutto il nord e centro Italia e Puglia.

L’azienda socio sanitaria territoriale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha ottenuto il secondo posto del Lean Health Award con il progetto “Dal pronto soccorso ai reparti”.
L’azienda ha analizzato il rapporto tra queste due aree dell’ospedale con particolare riferimento al tempo di boarding. Il confronto tra figure multidisciplinare ha messo in luce numerose zone grigie e criticità che sono state affrontate e superate. Il progetto ha preso in esame il tema delle dimissioni protette, dell’ordine e dell’organizzazione in pronto soccorso e il superamento dell’ottica per silos favorendo un’integrazione orizzontale dei processi.

L’azienda socio sanitaria territoriale nord-Milano si è classificata terza con la riorganizzazione “Nasa: nuove agende della specialistica ambulatoriale”.
L’azienda ha trasformato le criticità legate alle agende della specialistica ambulatoriale, fortemente enfatizzate dalla pandemia da Covid 19, in un’opportunità di miglioramento. Una loro riorganizzazione, fatta sia in termini tecnici sia per bilanciare l’offerta di prestazioni, è stata portata avanti contestualmente alla revisione delle procedure aziendali e alla riorganizzazione dei processi di prenotazione e gestione delle liste lavoro.

Altri riconoscimenti sono quindi andati a Poliambulanza di Brescia con il premio dedicato a Piero Tosi per aver sviluppato negli ultimi anni la cultura della Lean in più ambiti della sua struttura organizzativa.
Humanitas Research Hospital si è aggiudicato un premio speciale per il progetto “Value based breast cancer care” che ha reso disponibile un percorso di cure costruito attorno al paziente e basato sulla cultura della collaborazione e del valore

I vincitori dell’edizione 2021 sono stati premiati a Roma nella cornice di Palazzo Brancaccio con la giuria scientifica al completo, composta da più di 60 tra direttori generali e amministratori delegati tra aziende sanitarie pubbliche e private.
“C’è bisogno di fare rete e investire molto sul territorio – ha evidenziato Alessandro Bacci, coordinatore scientifico del premio -. È fondamentale investire in innovazione organizzativa, capire bene chi fa cosa e come. Se manca l’organizzazione ci saranno sempre problemi. Dobbiamo guardare al futuro e investire di più e meglio sui professionisti, sulle persone”.

“È il momento – ha sottolineato – di sfruttare anche i grandi investimenti in arrivo nel nostro Paese per riuscire sempre più a connettere informazione e dati, il vero asset per migliorare le cure e portarle sempre più verso il cittadino “.

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