Simona Ventura assolta dall’accusa di evasione fiscale

Simona Ventura, a processo da 3 anni con l’accusa di evasione fiscale, è stata assolta con la formula “il fatto non sussiste”.

Lo ha deciso, nella giornata di ieri, la seconda sezione penale di Milano quando l’accusa aveva invece chiesto una condanna a 1 anno e 4 mesi.
L’inchiesta a suo carico era nata in seguito all’accertamento di dichiarazione infedele dei redditi tra il 2012 e il 2015.

Secondo le indagini della Guardia di Finanza, infatti, ci sarebbe stata un’evasione, quantificabile in 500 mila euro, per un addebito di parte dei ricavi alla società Ventidue srl, soldi che sarebbero invece dovuti essere addebitati alla Ventura come persona fisica. I compensi si riferivano ad alcuni contratti, siglati soprattutto con emittenti televisive, sullo sfruttamento dei diritti d’immagine per la sua attività professionale.

Alle prime udienze del processo, iniziato nel 2019, il suo legale Jacopo Pensa aveva negato ogni coinvolgimento: “Simona Ventura nulla ha a che fare con questa scelta fiscale, ha da subito aderito all’avviso dell’Agenzia delle Entrate e sta pagando il debito tributario”.
“Lei mai avrebbe pensato di trovarsi di fronte alla giustizia penale – ha ribadito ieri -. In aula ha proclamato la sua buona fede e non ha mai avuto alcuna percezione di aver commesso qualcosa di irregolare nei rapporti con il fisco. Il Tribunale ha capito come sono andate le cose”.

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