Attacco hacker: è la volta di Mediaworld

Un attacco hacker sta interessando in queste ore la catena di negozi di elettronica Mediaworld.

La modalità è di tipo è di tipo ransomware, ovvero avviene attraverso un virus che blocca gli accessi ai sistemi informatici e ne permette lo sblocco solo dopo il pagamento di un riscatto, spesso richiesto in criptovalute. Sembra, infatti, che sia già arrivata una richiesta in tal senso che si aggira sui 50 milioni di euro. In questo caso l’azione è stata rivendicata da Hive, un gruppo di cybercriminali noto a livello internazionale soprattutto per aver colpito nei mesi scorsi alcuni ospedali americani.

Come si può facilmente immaginare i negozi della catena, ben presente anche a Milano con diversi punti vendita, stanno riscontrando disagi e ritardi nei servizi offerti ai clienti. Le indicazioni date dall’azienda ai dipendenti per tamponare i danni sono di lavorare il più possibile offline scollegandosi dai server ma è tutto il sistema dell’e-commerce online a risentire del danno. Non va meglio se si cerca il contatto telefonico. Un messaggio registrato avvisa che c’è un problema tecnico e che si sta lavorando per risolverlo.

Non è forse un caso che l’attacco sia arrivato nel mese del Black Friday, la giornata di sconti di importazione americana che cade l’ultimo venerdì di novembre e che dà il via allo shopping natalizio.
La catena di elettronica è l’ultima vittima eccellente a finire sotto attacco informatico. Solo nel nostro paese, negli ultimi due mesi, sono finiti nel mirino la Regione Lombardia, Siae, San Carlo che si era attivata da subito per informare il Garante della Privacy e la Polizia Postale dell’accaduto e prima ancora il gruppo Luxottica. In quest’ultimo caso, le indagini avviate dalla Procura di Milano avevano portato a diverse perquisizione in tutta Italia con il sequestro di materiale utile per le indagini.

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