Comune di Bergamo e Cesvi per i profughi afghani e non solo

A seguito dell’emergenza umanitaria che si è verificata dopo la caduta di Kabul, il Comune di Bergamo e Cesvi Fondazione Onlus hanno firmato un accordo per una iniziativa di raccolta fondi.

Lo scopo del progetto è finanziare tutte le attività necessarie all’accoglienza dei richiedenti asilo nella provincia, che al momento sono 49, arrivati lo scorso agosto. Sono ospiti dei Centri di Accoglienza straordinaria e i minori in età scolare già frequentano le classi nei comuni ospitanti.
Il sistema dell’accoglienza, nel suo insieme, conta 34 nuclei famigliari di diversa provenienza geografica tra cui tra cui 8 particolarmente numerosi per un totale di 109 persone delle quali 42 minori, 65 giovani-adulti e 2 over 65, distribuite su 26 strutture differenti in 19 Comuni della Provincia di Bergamo.

Il progetto di destinazione della raccolta, promossa da Comune e Cesvi, si chiama Bergamo Casa Accogliente ed è destinato proprio a questi nuclei familiari concentrandosi su una prospettiva di breve-lungo periodo per intervenire a vari livelli.
Nell’immediato per le necessità scolastiche di bambini e adulti con l’insegnamento dell’italiano, le visite mediche e il sostegno psicologico.
In seguito con un lavoro di sensibilizzazione delle comunità ospitanti e di costruzione di legami comunitari e infine lavorando sulla seconda accoglienza e l’autonomia con risposte abitative adeguate, percorsi di inserimento lavorativo o di formazione/istruzione.

In questo sforzo sono coinvolti anche Fondazione Casa Amica, Fondazione Diakonia, Consorzio SolCo Città Aperta e Cooperativa La Fenice Onlus.
Oltre che con la raccolta fondi i cittadini di Bergamo possono contribuire anche offrendo gratuitamente case o appartamenti inutilizzati da destinare a queste famiglie o offrendo il proprio contributo in termini di tempo e competenze.

“Bergamo Casa Accogliente – ha sottolineato Marcella Messina, assessore alle Politiche sociali del Comune di Bergamo – , suggellando una nuova proficua collaborazione con CESVI Fondazione Onlus e rinsaldando il legame con le altre istituzioni cittadine che partecipano all’iniziativa, è un progetto che agisce sulla ‘filiera corta sociale’ dove la contiguità tra chi offre e chi riceve da reale diventa anche ideale, e i legami, sprigionati dalla necessaria prossimità, si trasformano in risorse utili a sopperire non solo alle esigenze materiali di una parte, ma a quelle culturali e umane di tutti.”

“Attraverso questo progetto – ha spiegato Alberto Barenghi, Head of national programmes unit – .metteremo in campo l’esperienza consolidata e pluriennale di Cesvi nel gestire in maniera rapida e ed efficiente le situazioni di emergenza, anche di carattere sociale, offrendo un supporto e un intervento specifico per le famiglie afgane e di altre provenienze che si trovano sul territorio bergamasco e che necessitano di un accompagnamento del nucleo familiare nella sua interezza, con un’attenzione particolare ai bambini”.

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