Un robot per far visitare il Museo della Scienza a chi ha disabilità motoria

Il Museo nazionale della scienza e tecnologia Leonardo da Vinci è il primo a sperimentare, a Milano, l’uso di un robot per permettere un’esperienza di visita alle persone con disabilità motorie gravi e molto gravi.

L’omologo robotico si chiama BrainControl Avatar, è dotato di uno schermo che permette una visione ravvicinata degli oggetti e di un supporto su ruote che gli consente di muoversi nello spazio. L’utilizzatore umano lo comanda, a distanza, dal proprio computer.

Questo esperimento pilota è nato dalla collaborazione con l’associazione MuseoCity che dal 2016 si adopera per rendere i luoghi di arte e cultura sempre più inclusivi e fruibili, davvero, da tutti.
Il robot utilizzato è frutto del lavoro dell’azienda senese LiquidWeb e il suo arrivo all’interno del Museo è stato reso possibile anche grazie al supporto di Fondazione Mantovani Castorina, onlus dedicata alle persone con grave disabilità intellettiva e neuromotoria.

Nel caso del Museo della scienza l’avatar robot permetterà di vivere due esperienze: la visita della mostra Sociocromie, a cura dell’architetto e designer Giulio Ceppi, dove si esplora il valore storico e sociale del colore e la collezione Trasporti del padiglione aeronavale.

La mostra, in particolare, prende il nome da un neologismo inventato dallo stesso Ceppi per indicare un evento di natura politica, sportiva, un fatto della vita quotidiana o legato all’innovazioni tecnica espresso attraverso il colore che gli dà una connotazione riconosciuta da tutti. Ne sono esempio le brigate rosse, la maglia rosa, la zona rossa legata alla pandemia covid o la blue economy.

Le visite guidate tramite BrainControl Avatar alla mostra Sociocromie sono prenotabili gratuitamente attraverso il sito del Museo nelle giornate del 5-9-10-11-12 novembre mentre sabato 6 e domenica 7 novembre sarà possibile scoprire la collezione Trasporti.

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