Attacco informatico alla Regione Lombardia

Aria spa, l’Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti, ha reso noto che i data center della Regione sono stati oggetto di un nuovo attacco hacker proveniente dall’estero che avevano lo scopo di rendere indisponibili i servizi offerti online.

Si tratta della seconda violazione nel giro di pochi giorni dopo quella dello scorso 15 ottobre che ha mandato in tilt i sistemi per diverse ore. In quella occasione c’era però la coincidenza con l’entrata in vigore del green pass nei luoghi di lavoro e si è capito che gli attacchi arrivavano da Stati Uniti, Messico e Brasile.
Di solito, questi attacchi informatici si manifestano sotto forma di virus informatici che entrano nei sistemi e criptano i contenuti. A stretto giro arriva poi la richiesta di riscatto che promette di ripristinare i contenuti a fronte di un pagamento in bitcoin che impedisce il tracciamento dei responsabili.

In questa occasione Aria ha fatto sapere in una nota: “Anche in questo caso nessun rischio per la riservatezza e l’integrità dei dati dei cittadini. L’attacco malevolo, finalizzato a bloccare l’operatività della Regione Lombardia, è stato infatti prontamente bloccato grazie al monitoraggio continuo ed all’intervento dei nostri tecnici, al lavoro in piena notte, che ha consentito già alle ore 5 di verificare la piena disponibilità di tutti i servizi”.

Nelle stesse ore anche la sede della Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori, ha subito un attacco informatico che ha permesso di sottrarre dati sensibili come carte d’identità, patenti, tessere sanitarie e indirizzi per un totale di 28mila documenti che sono stati messi in vendita sul dark web.
L’attacco è stato rivendicato da un tale gruppo Everest che ha anche chiesto un riscatto di 3 milioni di euro. La Siae ha già fatto sapere che non ci sarà trattativa su questo e che il garante della privacy è già stato avvisato dell’accaduto. La Polizia postale che è già al lavoro sul caso.

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