Mobilità elettrica: il festival E-mob fino al 19 ottobre

Lo scorso sabato, di fronte a Palazzo dei Giureconsulti si è aperta la quinta edizione del Festival della mobilità elettrica che si concluderà martedì 19 ottobre.

La manifestazione prevede, nell’area compresa tra piazza Duomo, via Mercanti e piazza Affari, l’esposizione delle ultimissime soluzioni di mobilità sostenibile proposte dalle aziende municipalizzate del Comune così come dalle aziende private con la possibilità, in alcuni casi, di effettuare anche una prova su strada. Camminando tra gli stand in via Mercanti colpisce, per esempio, la proposta di un gigantesco suv di un vivace colore azzurro ma ci sono anche le auto, private e destinate alla condivisione, le moto e i monopattini elettrici.

Al taglio del nastro, avvenuto intorno alle 10:00 erano presenti il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Bruno Tabacci, l’assessore alla sicurezza di Milano Marco Granelli, il consigliere della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi Massimo Dal Checco, il presidente di Cobat Giancarlo Morandi e il coordinatore della manifestazione Camillo Piazza.

Da sinistra: Del Checco, Tabacci, Granelli, Morandi e Piazza

Nel suo breve intervento l’assessore Granelli ha detto: “Milano ha fatto in questi anni una scelta sull’elettrico. Abbiamo qui i bus ATM che sono già 130 in esercizio ed è bello essere qui oggi, in uno dei posti dove passano più persone al giorno, sotto la Madonnina, nella loggia dei Mercanti e far vedere ai cittadini che stanno ricominciando a vivere quello che non è il futuro ma il presente per contrastare il cambiamento climatico e migliorare la vita di tutti i giorni”.

Dal Checco della Camera di Commercio ha aggiunto: “Come Camera di Commercio appoggiamo questa iniziativa da anni e abbiano visto quanto è cresciuta. L’elettrico impatterà tantissimo anche sulle imprese italiane e sulle filiere e quindi è un argomento importante non solo come tema della mobilità ma anche per i piani industriali con cui andare incontro alla transizione energetica. L’attenzione della politica deve essere fortissima, in questo momento”.

E allora iniziando il giro tra gli stand una prima tappa è dedicata alle e-cargo bike, biciclette da carico a pedalata assistita, destinate alla piccola mobilità delle famiglie con la prospettiva di renderlo un servizio condiviso, da utilizzare all’occorrenza come già accade in altri paesi europei.
Si tratta di una soluzione che è nel DNA di Milano se si pensa che le prime bici per piccoli trasporti risalgono agli anni ’30 ma ora ci sono una sensibilità all’ambiente e una tecnologia che va verso i modelli ibridi e che lo rendono un investimento possibile. Restano da risolvere problemi logistici come la creazione degli stalli appositi e, soprattutto, serve la volontà politica di cominciare. Un progetto di questo tipo è già in fase di sperimentazione a Lucca dove ai conducenti dei furgoni che transitano dal centro viene concesso un noleggio gratuito delle cargo bike per proseguire il servizio.

Questa iniziativa fa parte del progetto europeo Life PrepAir per contrastare l’inquinamento ambientale, al quale hanno aderito diverse realtà del bacino padano e della Slovenia e che è già attivo nelle scuole con l’iniziativa “Drin Drin” rivolta ai bambini delle classi 4° e 5° delle scuole primarie e secondarie di secondo grado. Attraverso una serie di incontri, in aula e nei quartieri, si fa conoscere la mobilità su due ruote, specie per il tragitto casa-scuola, i suoi vantaggi ma anche come avere cura delle bici per spostarsi in sicurezza.

Il progetto Prepair durerà fino al 2024 e prevede iniziative anche in altri ambiti come l’agricoltura, l’efficienza energetica e l’uso delle biomasse.
A questa iniziativa si collega anche uno spettacolo che andrà in onda martedì 19 ottobre dalle 10:00 alle 11:00 sul canale You Tube di Life Prepair dal titolo Il Comicista, le avventure di un comico ciclista con Paolo Franceschini.

Altra sosta in piazza Duomo dove è esposto uno degli autobus di Atm che fanno parte del progetto full electric iniziato nel 2017 con lo scopo di sostituire tutta la flotta entro il 2030. Già due anni dopo questi veicoli erano 170, con 9 infrastrutture di ricarica in strada con i pantografi che lavorano mentre il mezzo è fermo al capolinea. A tendere, per il 2026 si prevede l’apertura di due nuovi depositi e l’adeguamento di un terzo oggi usato per i mezzi diesel. L’obiettivo ambientale è abbattere circa 75 mila tonnellate all’anno di CO2 e, va da sé, l’elettricità impiegata arriva da fonti certificate. Lo stesso adeguamento ha già coinvolto le circa 90 auto di servizio presenti in città.

Un addetto di Atm era poi a disposizione per una spiegazione molto tecnica e molto dettagliata su come funzionano le batterie montate ai due angoli nella parte posteriore dei mezzi. Ne ho ricavato che rispetto ai primi veicoli in circolazione sono migliorati potenza e tempo di ricarica che avviene in modalità wireless con l’autobus che dialoga con il pantografo. Anche la strumentazione a disposizione del conducente si è evoluta di conseguenza con una serie di sensori che permettono di monitorare l’uso ottimale delle batterie, coprono gli angoli ciechi in fase di manovra e segnalano la presenza di ostacoli e prevenire incidenti.

Al Festival della mobilità non c’erano solo prodotti ma anche proposte come nel caso di Class onlus, una realtà nata nel 2003 e che fa parte del Comitato promotore di Emob.
Dal 2011 lavora per favorire i progetti di mobilità elettrica in città collaborando con Regione, Comune e Camera di Commercio così come con alcune realtà aziendali. Ho avuto modi di parlare con il loro addetto stampa Giovanni Carissimo che mi ha spiegato come e quanto sia cambiato il contesto nel quale si parla di elettrico solo negli ultimi 5 anni.
In primis il quadro normativo se si pensa alle scelte dettate dettate dalla Comunità Europea, recepite e incentivate dai singoli paesi, alla tecnologia che ha visto i veicoli totalmente elettrici scendere di prezzo e avere batterie più potenti e alle infrastrutture con sempre più colonnine per la ricarica dei veicoli. Questo nuovo scenario rende l’elettrico una scelta dell’oggi e non di un futuro più o meno prossimo.
La onlus è attiva anche sul fronte della mobilità dolce e ha in gestione la bici stazione di Cologno Sud e, grazie all’aggiudicazione di un bando, lavoreranno anche con quella che si trova al capolinea di Gessate.

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