Pinacoteca Ambrosiana: il dipinto ritrovato

La Pinacoteca Ambrosiana di Milano si è riappropriata del dipinto “Madonna con Bambino” dell’artista rinascimentale Marco d’Oggiono che era stato sottratto negli anni Cinquanta.

Nell’operazione di recupero ha svolto un ruolo prezioso il Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza al quale si è rivolto un commerciante d’arte per accertare la lecita provenienza del quadro.
La comparazione con la ricca e dettagliata banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti ha però rivelato che si trattava, appunto, di un’opera trafugata dalla Pinacoteca. I controlli successivi hanno poi permesso di appurare che l’opera proveniva da un lascito testamentario da parte di una signora milanese in favore di un nipote che aveva deciso di commercializzarlo attraverso il mercante d’arte.

Il buon esito dell’indagine è anche frutto della collaborazione condotta da diversi anni tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero della Cultura sulla tutela del patrimonio culturale ecclesiastico che ha permesso anche lo scambio degli inventari effettuati dalle varie Diocesi sui beni artistici in loro possesso.
Il quadro sarà ora sottoposto a un restauro conservativo per poi essere di nuovo esposto nelle sale della Pinacoteca.

La Pinacoteca Ambrosiana fu fondata nel mese di aprile del 1618, quando il Cardinale Federico Borromeo donò la sua collezione di dipinti, statue e disegni alla Biblioteca Ambrosiana, da lui stesso fondata nel 1607.

Il percorso espositivo si articola in 24 sale e permette di ammirare alcuni dei più straordinari capolavori di tutti i tempi, come il Musico di Leonardo, il suo Codice Atlantico, la più ampia raccolta esistente dei suoi scritti e disegni, la Canestra di frutta di Caravaggio, il Cartone preparatorio per la Scuola di Atene di Raffaello, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, la Madonna del Padiglione di Botticelli e gli splendidi Vasi di fiori di Jan Brueghel.

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