Parrocchie: vaccino o tampone per tutte le attività

L’avvocatura della Curia di Milano ha inviato un comunicato indirizzato a tutte le parrocchie della diocesi indicando le nuove norme da seguire per quelle attività che presentano situazioni di rischio da covid 19.

Anche se formalmente non è richiesto il green pass, tant’è che non saranno previste misure specifiche di verifica, si indicano gli obblighi richiesti che consistono in: possesso di una prima dose di vaccino da almeno 14 giorni, guarigione dal covid da almeno 180 giorni o tampone negativo nelle 48 ore che precedono l’attività.

Il provvedimento riguarderà dunque catechisti, coristi ma anche sacerdoti, ministri straordinari della comunione, educatori dei doposcuola e degli oratori oltre che delle scuole per stranieri presenti nelle parrocchie.
A dimostrazione del possesso dei requisiti occorrerà presentare un’autodichiarazione.

“La cura per la salvezza delle anime – ha scritto il vicario generale monsignor Franco Agnesi – non può prescindere dall’impegno di tutelare la salute dei corpi: anche in questo tempo di emergenza la Chiesa ha sempre continuato ad annunciare il Vangelo, celebrare i Sacramenti e aiutare i poveri adottando adeguati protocolli in grado di prevenire infezioni da SARS-CoV-2.
Compito della comunità cristiana è adottare tutte le misure necessarie a ridurre quanto più possibile il rischio del contagio, sempre nel rispetto della libertà dei singoli”.

Nella stessa nota si spiega che potranno riprendere anche le processioni liturgiche per partecipare alle quali, che siano al chiuso o all’aperto, serviranno mascherina e distanza obbligatoria di un metro.

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