Buon compleanno a Liliana Segre

Nel giorno del suo 91mo compleanno la rete riserva a Liliana Segre una buona dose di messaggi positivi.

La sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz vive infatti sotto scorta da anni per effetto di una campagna di odio che si è propagata proprio sui social.

Nata a Milano nel 1930 da una famiglia di origine ebraica, ha perso la madre in tenerissima età crescendo con il padre e i nonni paterni.
Ha vissuto la progressiva emarginazione seguita all’emanazione delle leggi razziali del 1938 in seguito alle quali venne espulsa dalla scuola che frequentava. Dopo l’intensificazione della persecuzione degli ebrei italiani, suo padre la nascose dapprima presso amici utilizzando documenti falsi.
Poi, separandosi dai nonni, decise di tentare la fuga in Svizzera il 10 dicembre del 1943 ma proprio qui fu arrestato e respinto in Italia.
La famiglia Segre trascorse sei giorni in carcere a Varese per poi essere trasferita a Como e poi a San Vittore a Milano, dove fu detenuta per quaranta giorni.

Il 30 gennaio 1944 è la data della deportazione dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, che raggiunse dopo sette giorni di viaggio. Arrivata al campo Liliana Segre fu subito separata dal padre che non rivide più. L’anno successivo furono arrestati anche i nonni che andarono incontro allo stesso destino.
Al campo, con il numero 75190, lavorò per circa un anno ai lavori forzati. Con l’avanzare del fronte orientale, alla fine di gennaio del 1945, dovette affrontare una delle “marce della morte” diretta in Germania dove fu finalmente liberata il 1º maggio 1945 dal campo di Malchow dall’Armata Rossa.

Il processo che ha portato Liliana Segre a diventare una testimone potente dell’Olocausto ha richiesto una genesi lunga e meditata che ha avuto inizio nel 1997 in occasione della partecipazione al film-documentario “Memoria”, presentato al Festival internazionale del cinema di Berlino.
Da allora le scuole e i ragazzi sono stati il suo pubblico più attento fino alla sospensione di questi incontri decisa per motivi anagrafici e di salute.

Tornando agli auguri di compleanno, i primi sono arrivati da Sergio Mattarella che la volle senatore a vita nel 2018; a seguire quelli del sindaco Sala che ha scritto: “Buon compleanno a una nostra concittadina e a un punto di riferimento per la nostra comunità”; quelli di Roberto Cenati di Anpi che ha scritto: “Ringraziamo Liliana per il suo continuo richiamo a non essere indifferenti di fronte alle ingiustizie, all’intolleranza, alle discriminazioni e alla pericolosa deriva xenofoba e antisemita che sta investendo l’Europa e il nostro stesso Paese. A Liliana un affettuoso abbraccio da tutta l’Anpi”.

Ai messaggi arrivati anche dal Memoriale della Shoah e da Amnesty International si sono aggiunti quelli dei tanti Comuni che le hanno conferito la cittadinanza onoraria e dei tanti ragazzi che ha reso testimoni consapevoli in tanti anni di dialogo e incontro.

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