Fondazione Gimbe: irrealistico raggiungere l’immunità di gregge

La situazione attuale, che vede la mancanza di un vaccino per tutti i minori di 12 anni e quindi la possibilità per il virus di circolare in questa fascia di popolazione, è uno dei fattori che rende impossibile raggiungere l’immunità di gregge.

A questo fattore si somma il ritardo vaccinale dei paesi più poveri che può favorire la creazione di altre varianti.
Queste le conclusioni dell’ultimo monitoraggio realizzato dalla Fondazione Gimbe che ricorda come il vaccino non conferisce un’immunità totale contro il virus e anche chi è vaccinato ha una probabilità, seppure molto più bassa, di infettarsi e trasmettere il virus.

Al momento in Italia l’efficacia del vaccino si attesta intorno al 78% dal momento che la sua efficacia inizia a ridursi dopo 6 mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale. Questo discorso vale soprattutto per le fasce anagrafiche più giovani.
“A fronte dell’elevato profilo di efficacia e sicurezza dimostrato dalla somministrazione di oltre 5 miliardi e mezzo di dosi di vaccino in tutto il mondo – ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe – è inutile inseguire la chimera di una percentuale di popolazione vaccinata in grado di “spegnere” l’interruttore della circolazione virale”.

Un obiettivo di salute pubblica realistico diventa quindi quello di vaccinare tutti coloro che non presentano specifiche controindicazioni per ottenere una protezione individuale da malattia grave o decesso.

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