Mercato immobiliare: 2020 e 2021 a confronto

Il centro studi di Abitare.Co – società di intermediazione immobiliare che si occupa delle nuove residenze – ha delineato il quadro della situazione in alcune città campione come Roma, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Bologna e Palermo facendo un raffronto tra il 2020 e il 2021 appena iniziato.

L’annotazione di Giuseppe Crupi, Ceo della società, a margine di questi dati è stata:
” […] Sale la richiesta di spazi esterni sfruttabili come il verde o i terrazzi e si consolida l’attenzione per servizi e amenities all’interno dei nuovi immobili.
In prospettiva, non si deve però dimenticare che l’impatto della recessione farà sentire ancora i suoi effetti per tutto il 2021, allungando i tempi di vendita e soprattutto creando delle tensioni sul fronte dell’offerta”.

Nel caso di Milano, il quadro per il settore immobiliare è il seguente:
– La compravendita di nuove abitazioni nel 2020 ha subìto un calo piuttosto contenuto attestandosi al -4% rispetto al 2019;
– I prezzi medi sono aumentati dell’1,8%. In base alle zone della città: quelle centrali hanno fatto registrare prezzi da 8.500 a 10.200 euro al mq, con punte fino a 16.300euro; nelle aree semicentrali da 4.250 a 5.580 euro e in quelle periferiche da 3.280 a 3.950euro;
– La tipologia di immobile più ricercata nel 2020 è stata il trilocale con il 41%, seguita dal quadrilocale con il 27%, dal bilocale con il 24% e da ultimo il monolocale con il 3% della domanda;
– Per le abitazioni rimesse in vendita, invece, è cresciuta la domanda per quelle più spaziose in zone semicentrali o periferiche con una domanda di quadrilocali cresciuta del 14% e quella di plurilocali dell’11%;

Le prospettive del mercato immobiliare per il 2021 parlano di:
– Crescita: due le ipotesi. Quella pessimistica parla di un incremento, sempre per le nuove abitazioni, del 4,5%. Quella ottimistica ragiona sull’8%. In entrambi i casi la stima tornerebbe in linea con i valori del 2019;
– Prezzi di vendita: la crescita attesa a fine anno si attesta su un +1,5% rispetto al 2020;
– Tempi di vendita: si prospetta un allungamento dai 70 giorni necessari nel 2020 ai 95 nel 2021.

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