Laghi lombardi: lo stato dell’inquinamento

La campagna “Goletta dei laghi”, giunta alla sua 16ma edizione ha restituito un quadro poco edificante sullo stato dei rifiuti presenti nei laghi lombardi tanto che  la classificazione ha visto 9 bacini etichettati come “fortemente inquinati” e altri 4 come “inquinati”.

Il monitoraggio ha evidenziato criticità già esistenti come gli scarichi abusivi, la cementificazione delle coste, la mancata depurazione, l’incuria e l’emergenza rifiuti, in particolare l’invasione di plastiche e microplastiche.
Nei prossimi mesi si procederà dunque a ulteriori analisi sui materiali prelevati sia in acqua sia sulla terra ferma per avere un quadro più completo sullo stato dell’inquinamento.

Uno scenario che era stato messo in evidenza anche dall’analisi annuale condotta da Arpa sullo stato di 27 laghi naturali di cui solo 7 hanno uno stato ecologico buono: Ossia, il lago di Ganna e Monate in provincia di Varese, il Garda, il Maggiore, il Palabione e il lago Palù in provincia di Sondrio.
In generale il problema maggiore riscontrato nelle acque si chiama “eutrofizzazione” e consiste nella riduzione di ossigeno dovuto a sostanze sversate in modo improprio. Per la terraferma il problema sono i rifiuti costituiti per la maggior parte – quasi il 90% – da cotton fioc, seguiti da mozziconi di sigaretta e plastica tanto che la maglia nera dei laghi esaminati è andata alla spiaggia di Brusimpiano, sul Ceresio.

“I ritardi nell’affrontare i problemi legati alla depurazione  – ha spiegato Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia – , oltre ad avere gravi conseguenze sugli ecosistemi lacustri, hanno già portato a numerose procedure di infrazione europea per il mancato rispetto delle direttive sul trattamento delle acque reflue, con costi a carico della collettività per milioni di euro. Soldi che dovrebbero essere investiti per efficientare il sistema depurativo lombardo e risolvere così parte delle criticità evidenziate da Goletta, con benefici economici, sanitari, turistici e ambientali”.

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