Inter e azionariato popolare: l’adesione dei primi 40 vip

Il progetto di un futuro azionariato popolare per l’Inter, avviato tre anni fa dall’economista Carlo Cottarelli, ha ufficialmente i suoi primi 40 sostenitori vip.

L’ambizione del progetto, che è stato ribattezzato Interspac, è infatti quella di entrare come socio del club nerazzurro per garantirgli così una maggiore stabilità finanziaria sul modello di altri club europei come il Bayern.

Lo stesso Cottarelli è entrato nel dettaglio del progetto in occasione di una sua intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato anche del lancio di un sondaggio destinato alla tifoseria nel quale si chiede quanto si è disposti a investire per la propria squadra del cuore.

“Se i riscontri saranno numerosi – ha concluso Cottarelli – avremo potenziali investitori e, a quel punto, potremo presentarci con qualcosa di concreto all’Inter”. Alla base del progetto c’è l’idea di una contribuzione una tantum che deve però rispettare una soglia minima di 500 euro per risultare efficace. A quel punto l’Inter dovrebbe vendere una sua quota al nuovo socio. I motivi, ha spiegato ancora Cottarelli sono riconducibili a: “Si porta capitale fresco a costo zero, evitando di pagare milioni di interessi. Si crea un legame stretto tra tifosi e squadra, così si aumentano le entrate di merchandising e biglietteria”.

Al momento i soci vip che hanno sposato l’iniziativa comprendono, tra gli altri, nomi come: Beppe Bergomi, Enrico Bertolino, Andrea Bocelli, Stefano Boeri, Paolo Bonolis, Alessandro Cattelan, Claudio Cecchetto, Massimo Galli, Peter Gomez, Gad Lerner, Luciano Ligabue, Enrico Mentana, Max Pezzali, Enrico Ruggeri, Gabriele Salvatores e Roberto Vecchioni. A questi si uniscono 13 soci fondatori del progetto.

Cottarelli ha già spiegato che se anche non ci fosse l’esito atteso dal sondaggio:”Ci sarà un rallentamento, ma l’idea resta valida e attuabile, anche in Italia”.

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