Nella bergamasca il ponte tibetano più lungo del mondo

Il comune di Dossena, sulle alpi orobiche bergamasche, avrà il ponte tibetano più lungo del mondo grazie ai suoi 505 metri di lunghezza e un’altezza di 120 metri.

I lavori di realizzazione, che hanno il contributo della Regione Lombardia, sono già partiti e dovrebbero concludersi entro la fine dell’estate.
Il ponte sarà composto da sette funi d’acciaio, due per il sostegno delle pedate intervallate dal vuoto, due per il corrimano e tre funi di sicurezza e sarà percorribile solo indossando un’imbragatura. Permetterà di spostarsi dal centro del paese alla “corna bianca” attraversando una cava di gesso e regalando una vista panoramica sulle vette di La Grigna, Gioco, Alben e Arera, fino al fondovalle di San Pellegrino.

Nel presentare il progetto il sindaco di Dossena, Fabio Bonzi ha commentato: “Siamo molto felici. Per noi il ponte rappresenta un importante segnale di ripresa dopo il difficile periodo del Covid. Sarà un veicolo di rilancio economico e sociale, inserito in un piano più ampio per la valorizzazione del territorio e il sostegno del turismo a Dossena”.

Si perché questa idea fa parte di una serie di iniziative partite da quattro giovani del paese che prevedono anche: la riqualificazione di strutture ricettive esistenti, la valorizzazione del paesaggio attraverso la promozione del territorio e dell’ambiente e, infine, il recupero e la valorizzazione del patrimonio esistente come avverrà per l’area mineraria di Paglio Pignolino.
Tutto questo nell’ottica del rilancio turistico, certo, ma anche per arginare il fenomeno dello spopolamento all’origine della crisi dei tanti piccoli centri come Dossena.

“L’estate 2020, a causa della pandemia, è stata caratterizzata da una riscoperta del turismo di prossimità che ha riguardato principalmente le aree di montagna e i laghi – ha evidenziato l’assessore regionale agli Enti locali, montagna e piccoli Comuni, Massimo Sertori – Siamo convinti che questo trend positivo continuerà anche nella stagione estiva in arrivo e come Regione Lombardia siamo in prima linea per promuovere il turismo nei territori montani lombardi, che purtroppo hanno subito un lungo stop nella stagione invernale”.

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