Dhl: sequestro da 20 milioni di euro

La Guardia di finanza, su disposizione di urgenza firmata dal pm di Milano Paolo Storari ha eseguito un sequestro di 20 milioni di euro a carico della Dhl Supply Chain Italy in base all’ipotesi di reato di una presunta maxi frode sull’Iva.

La frode nasceva dal fatto che la società del gruppo Dhl si appoggiava ad un consorzio per la manodopera. A questo facevano capo diverse altre società – ne sono state individuate 23 – che assumevano i lavoratori della logistica senza versare loro i contributi dovuti e producendo un giro di fatture false per le quali non veniva versata l’Iva. Con questi espedienti, quindi, la società di logistica era riuscita ad abbattere di misura i suoi costi.

Dall’inchiesta è emerso che, tra il 2016 e il 2019, il finto sistema di assunzioni avrebbe reclutato circa 1.500 persone come riportano le carte della Procura: “oltre che realizzare gravi condotte che agevolano lo sfruttamento dei lavoratori e che determinano pratiche di concorrenza sleale, comporta la emissione, prima e l’utilizzo, poi, di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti”.

Le indagini che si sono avvalse di acquisizioni informatiche e intercettazioni telefoniche avrebbero poi confermato che questo sistema non era un caso isolato ascrivibile solo a Dhl.

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