Testamento solidale: quanto se ne sa e come viene promosso

Il testamento solidale è un lascito a favore di enti e organizzazioni onlus che può declinarsi in vari modi e secondo le disponibilità del donatore, può essere modificato in ogni momento e non entra in conflitto con i diritti degli eredi legittimi.

Per questi motivi 23 non profit italiane e internazionali, si sono riunite nel Comitato Testamento Solidale, nato nel 2013 per promuovere iniziative che ne diffondano la conoscenza e il ricorso come strumento concreto di solidarietà. Ne fanno parte ActionAid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che Soffre Onlus, Amnesty International, Amref, Apurimac onlus, Associazione Luca Coscioni, CBM, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, UICI e Vidas.

Tra le iniziative per il 2021, in particolare, il Comitato ha chiesto al cantautore Roberto Vecchioni di costruire una playlist intorno quattro parole legate a doppio filo con l’idea stessa di testamento solidale: altruismo, empatia, memoria e futuro. Il risultato di questo lavoro è ora disponibile su Spotify.
Il cantante e autore ha poi voluto regalare una favola breve a sostegno dell’iniziativa che recita: “Un giorno d’autunno l’ignoranza incontrò l’indifferenza. Siamo fatte l’una per l’altra – disse la prima. Non me frega niente – rispose la seconda – io non amo e non odio, lascio fare al mondo.
Io il mondo lo uso – fece l’ignoranza – lo spremo finché mi serve, io sono io.E gli altri? – Quali? Vedi qualcuno qui intorno? –Fu allora che Dio chiuse la scatola”.

Un sondaggio tra gli enti promotori ha poi restituito, anche nei numeri, una fotografia sul tema:
– Per quasi 1 organizzazione su 2 (48% del campione intervistato) si continuano a ricevere lasciti di entità piccole, medie e grandi. 1 organizzazione su 3 (35%del totale) dichiara donazioni oltre i 50mila euro. Il 100% delle onp ha ricevuto lasciti destinati alla mission generale dell’organizzazione;

– 1 organizzazione su 2 ha registrato un deciso incremento del trend di raccolta fondi da lasciti, a fronte dell’altro 50% che osserva un trend stabile. Secondo il 41% degli intervistati, nell’arco degli ultimi 5 anni la raccolta da lasciti ha avuto un peso tra il 5 e il 10% nella raccolta fondi generale delle organizzazioni. Il peso è stato tra l’11 e il 25% per quasi 2 organizzazioni su 10.

“Con questa nuova survey abbiamo invece guardato al fenomeno dal punto di vista delle organizzazioni – ha commentato Rossano Bartoli, portavoce del Comitato e presidente della Lega del Filo d’Oro – , ed è stata la conferma che la cultura del testamento solidale si sta diffondendo nel nostro Paese, anche grazie all’opera di sensibilizzazione che il Comitato porta avanti sin dal 2013”.

Tornando ai risultati del sondaggio, è emerso che il 61% dei donatori sono donne e che la maggioranza ha già un’abitudine alla donazione nel 70% dei casi, che si tratti o meno di una onlus.
Sull’impatto della pandemia nella scelta le percentuali hanno registrato una sostanziale parità tra chi ha registrato una sostanziale crescita e chi non ha notato cambiamenti significativi – 48% in entrambi i casi.
Nel 74% però il clima vissuto nel 2020 ha spinto alla decisione chi stava già pensando di redigere un testamento solidale. Il 22% del campione ha poi avuto esperienza diretta di donatori che hanno compiuto questa scelta dopo aver vissuto, in prima persona o in famiglia, l’esperienza del covid.

Per quanto riguarda le fasce di età più sensibili al tema del testamento solidale, nel 39% dei casi si è registrato un aumento nelle richieste di informazione specie da parte di chi ha tra i 60 e i 70 anni (65%).
La sfida, però, è diffondere quante più informazioni possibili anche tra i 50enni, un aspetto che si è già tradotto in strategie di comunicazione pensate ad hoc.

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