Armani diventa socio sostenitore della Fondazione Teatro alla Scala

Il Gruppo Armani diventa socio sostenitore della Fondazione Teatro alla Scala.

Lo ha reso noto il Teatro con una nota stampa riportando quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione che si è riunito questa mattina.
Sarà ora l’Assemblea convocata per il 17 di maggio con la presidenza del sindaco Sala a formalizzare la nomina che avrà durata biennale e si tradurrà in un impegno economico di 600mila euro all’anno a favore del teatro. Si traduce così in concreto l’appoggio dato da Armani al progetto della Fondazione Scala che risale al 1997.

Lo stesso stilista e amministratore delegato del gruppo ha commentato: “Il mio impegno verso Milano, in questo ultimo anno così sconvolgente, è stato importante su tutti i fronti e non potevo certo trascurare il settore della cultura, colpito duramente in ogni suo aspetto”.

“Il teatro, la musica, il balletto sono pura espressione di bellezza e delle più alte qualità umane – creatività, ingegno, fantasia, impegno – che stimolano il progresso e la rinascita – ha aggiunto – . Questa nuova iniziativa è dedicata di nuovo alla città di Milano, per il valore simbolico dell’istituzione, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa, per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito, degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili”.

“Ora, più che mai – ha concluso – , sento il dovere morale di contribuire attivamente a sostegno del prestigioso Teatro, patrimonio di milanesi e non, vero e proprio simbolo di resistenza intellettuale”.

L’annuncio arriva nel giorno in cui è stata posata la prima pietra per un nuovo lotto di lavori, in gran parte sotterranei, che interesseranno il teatro alla Scala fino al dicembre del 2022. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Sala e il sovrintendente Meyer che, parlando di una prossima riapertura del Teatro ha detto di volersi prima interfacciare con le rappresentanze sindacali.

Le prime indiscrezioni, però, parlano di una possibile data fissata all’11 maggio con un concerto del maestro Riccardo Muti e della filarmonica di Vienna.

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