Come è cambiata la paura ai tempi del covid

A partire dalla paura generata dal covid, Censis e Federsicurezza hanno elaborato il “Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia” che declina i timori degli italiani in varie forme e in vari settori.

Il primo dato che risalta è quindi la panfobia, espressione che indica una paura generalizzata, e che accomuna circa 6 milioni di persone di cui 5 sono donne e corrispondono al 19,9% del totale nazionale.
Non va meglio tra i più giovani che sono l’1,7% di questa popolazione, pari al 16,3% del totale.
La paura si manifesta quindi nel non sentirsi al sicuro quando si frequentano luoghi affollati – per il 75,4% degli adulti e il 67% dei giovani – piuttosto che nella paura di camminare per strada e prendere i mezzi pubblici – 59,3% tra gli adulti e 59,8% tra i più giovani.

Fin qui per quanto riguarda il covid. Il report, poi, prosegue esaminando lo stesso sentimento associato ad altri contesti:
– Le donne, per esempio hanno paura di camminare per strada e di prendere i mezzi pubblici di sera nel 75,8% dei casi, ha, di frequentare luoghi affollati nell’83,8% ha paura, di incontrare persone sconosciute sui social network nell’88,5%, di condividere immagini sul web nel 76,3% e nel restare a casa da sola, di notte, nel 22,5%;

– Nonostante il calo generale dei reati (omicidi – 16,4%, rapine -18,2%, furti -33%, furti in appartamento -34,4%., il 66,6% del campione intervistato ha dichiarato di avere paura paura di rimanere vittima di un reato;

– l’83,4% degli intervistati è convinto che si debbano applicare pene più severe per chi provoca risse e pratica atti di violenza fuori dai locali pubblici e nei luoghi della movida;

– Il 50,5% degli italiani esprime fiducia nelle guardie giurate e negli operatori della sicurezza privata ma il 55,7% è convinto che il settore avrebbe bisogno di un maggiore riconoscimento sociale;

– il proliferare dei reati informatici che tra truffe e frodi ha subìto un aumento del 13,9% e, di riflesso, il 31,3% degli intervistati non si sente sicuro quando fa operazioni bancarie online e il 24,9% ha timore di utilizzare i sistemi di pagamento elettronici per fare acquisti in rete.
In questo specifico caso, le percentuali salgono tra le persone più avanti con gli anni e tra quelle con bassi livelli di istruzione.

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