Maltrattamenti sugli animali: un sito internet per le segnalazioni

Essere Animali ha lanciato il primo sito internet per raccogliere segnalazioni di maltrattamenti su animali all’interno di allevamenti intensivi e macelli ma anche crimini ambientali e frodi nel commercio.

Si tratta, a detta dell’Organizzazione, di un settore dove anche le tutele minime per gli animali sono spesso e volentieri disattese e dove sono frequenti i reati legati alla somministrazione degli antibiotici e alla gestione delle acque reflue.
“Riteniamo che i controlli negli allevamenti, demandati dal Ministero della Salute alle ASL regionali, siano pochi e inefficienti – ha commentato Alessandro Ricciuti, legale dell’associazione -. Per questo motivo il nostro team investigativo si muove in prima persona”.

“Negli allevamenti – ha aggiunto -, maltrattamenti e irregolarità sono diffusi. Per superarli occorre l’impegno di tutta la società civile. Questo progetto vuole aiutare i cittadini a segnalare i reati di cui sono a conoscenza e fornire alle Forze dell’Ordine indizi concreti per interventi mirati”.

A partire dalla compilazione di un form online, Essere Animali effettuerà i controlli del caso, attraverso telecamere nascoste e infiltrati. Se esiste il reato, l’associazione depositerà la denuncia alla Procura competente, seguendo l’iter giudiziario fino al possibile processo, servendosi della collaborazione di avvocati, veterinari, specialisti e facendosi carico degli oneri per le spese legali.

“Ogni anno in Italia vengono allevati oltre 600 milioni di animali. All’interno dell’enorme industria zootecnica – ha evidenziato Ricciuti – si nascondono zone d’ombra dove i maltrattamenti sono inimmaginabili e i reati all’ordine del giorno. Con questo progetto, vogliamo gettare una luce per illuminare questo buio. Anche gli animali allevati per diventare cibo devono essere protetti e deve essere loro garantita una vita il più possibile libera dalla sofferenza”.
Non solo: “Negli ultimi anni – ha aggiunto Rizzuto – , diversi ex lavoratori e persone che abitano vicino a allevamenti, si sono rivolti a noi per denunciare presunti reati. Con questo nuovo strumento, vogliamo agevolare le segnalazioni”.

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